È un po' riduttivo bollare i Dropkick Murphys con il genere "punk" perchè non sono la solita band da canzonetta-singolo e album tutto uguale con melodie rubate ai Nofx. I Dropkick Murphys sono uno dei pochi gruppi che presentano innovazione nell'arido suolo del punk, grazie alla carica emotiva delle loro canzoni, ai testi che non sono i soliti (facili) slogan anti-sistema ed una compattezza sonora che pochi possono vantare.
Con il nuovo album la band di Boston torna al riuscito matrimonio (di cui è tra i precursori) tra musica celtica e punk rock, con arrangiamenti davvero straordinari. Il disco si apre in maniera clamorosa con una canzone strepitosa, "Your Spirit's Alive", e scivola via leggero lungo le sue canzoni dai ritornelli memorabili, arrangiamenti folk da brivido e cornamuse solenni. Forti le influenze rock n'roll e anni '60 nelle chitarre, belli i duetti tra le due voci principali (Al Barr e Ken Casey) e splendidi i cori da osteria che danno l'inconfondibile tocco d'allegria tipico dei Dropkick Murphys alle canzoni.
Le canzoni coinvolgono emotivamente, rendono partecipe l'ascoltatore che potrebbe impazzire e saltellare canticchiando con una birretta in mano su pezzi come "The Warrior's Code" inno ad un pugile bostoniano, "Captain Kelly's Kitchen", rivisitazione di un pezzo tradizionale, "Sunshine Highway", la potentissima "Citizen CIA", la bellissima interpretazione di "The Green Fields Of France", l'unico pezzo totalmente folk dell'album, lento e con voce malinconica (Al Barr fa una grand bella figura) accompagnato dal tin whistle e dal pianoforte e poi i due pezzi migliori dell'album, "I'm Shipping Up To Boston", con testo del poeta Woody Guthrie e "Tessie", bel lavoro rock n'roll con sfumature folk, soliti cori e testo dedicato ai Red Sox, squadra di baseball dell'amata città di Boston.
Un album consigliato non soltanto a chi ama il punk, ma a chiunque ami musica allegra, non scontata, piena d'energia, da pogo sfrenato e magari adatta ad una bella serata alcolica.
Carico i commenti... con calma