Dalla ricca scena black Ucraina (Lucifugum, Hate Forest, Nokturnal Mortum, Astrofaes? ) nascono i Drudkh, frutto comunque della ricombinazione dei componenti delle band sopracitate? Roman Saenko, Thurios e Amorth, trio stabile dapprincipio, ormai già dal 2002 anni. Non trascurando i progetti paralleli, i 3 dimostrano la loro fertilissima ispirazione producendo album a rotta di collo, uno all'anno, e tanto per esagerare 2 nel 2006!
E nel settembre (non a caso) 2004 viene pubblicato "Autumn Aurora". Mai come in questi 40 minuti immagini così fulgide e chiare sono state generate attraverso musica. Il genere si presta, l'Ambient Black Metal è per definizione evocativo. Il cadere delle foglie di "Fading"? Così come la tempesta di "Summoning The Rain", una fitta pioggia che delicatamente bagna tutto all'ombra di nuvole nere, mentre un freddo tagliente sbuccia la pelle e penetra fin nei meandri più nascosti del corpo? Il ripetersi di tastiere delicate, di riff, di assolo (!) sorprendenti, di ritmi secchi e definiti non fa che aumentare il senso di alienazione che permette di vedere attraverso la musica.
C'è posto per momenti di calma apparente, che proiettano nella violenza della tempesta ventosa e brillante di "Glare Of Autumn", che non risparmia energie e si scatena spietata in doppi pedali e riff ariosi e rarefatti che evocano lampi e bagliori folgoranti. Il tutto termina con il flebile picchiettio di pioggia sfumato nella traccia successiva, che sembra voler abbagliare con radiosi raggi di sole, l'ultimo sole d'autunno che scompare lentamente lasciando solo il ricordo del calore che emanava? "Sunwheel" si evolve lentamente nei suoi quasi 9 minuti lasciando posto a momenti di sfumature violacee, come di un tramonto: il sole da il meglio di se poco prima di scomparire nella notte?
Raffiche di vento gelido ci spostano nella traccia tra le più belle e evocative dell'intero album, "Wind In The Night Forest"? Mai così nebbiose e rarefatte le chitarre e le tastiere hanno intrecciato paesaggi sterminati di pianure infinite e foreste labirintiche, nelle quali solo il vento sa farsi strada. Il cantato in scream non è protagonista, la musica dei Drudkh è compatta e studiata armoniosamente per essere unica e indivisibile. La sorpresa è sempre negli assolo mai scontati e fini a se stessi, non si tratta di tecnica, nè di sentimenti, solo di sensazioni? La notte non termina, sfuma leggermente nel gelo pungente del vento che trasforma l'acqua in ghiaccio lentamente. E così il tema iniziale di "Fading" viene riproposto molto più freddo e meno acustico per descrivere minuziosamente la caduta infinitamente lenta dei primi fiocchi di neve? "The First Snow" cerca di lasciare chi ascolta con lo stato d'animo più pessimista possibile, desolando il paesaggio stepposo ucraino, prima con la morte della natura, poi del colore? La copertina infatti è solo l'introduzione al disco, un paesaggio di bellezza che può soltanto essere naturale? E che, in quanto tale, muore?
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