Dopo la sporadica apparizione nel 2000, con l'ep "Hobs", l'entità Gescom si manifesta per la seconda e ultima volta sotto le sembianze di Dual Purpose nel 2003, tramite "Runfastmaybefaster", ep decisamente piu sperimentale del primo.
La titletrack è subito innovazione, si tratta di un soporifero hip hop astratto con uno spoken word alienoide, in cui si respira l'aria inquinata e drogata che fù in precedenza concept di "Confield", con annesse dissonanze, droni metallici e asettici rumorismi sparsi un pò ovunque; sulla stessa scia "Lickedlonger" che sfoggia marcate influenze industrial, presenti anche su "Colex", sorta di ibrido breaks/powernoise che richiama a certe uscite targate Hands Production. L'insana "Rubbaband" è nient'altro che la ciliegina sulla torta in un ep senza sbavatura alcuna, un esperimento tra drill'n'bass e breakcore che più che menare con gli schemi intricati e precisi di scuola Squarepusher/Vsnares ti spara in faccia una rullata continua che sa molto di death metal, ma anche di "Untilted", con cui condivide il processo di disarticolazione e rottura di qualsiasivoglia di forma ritmica.
La mano degli Autechre è con ogni probabilità qui più presente che nel debutto e, considerato il livello impressionante di quanto fatto dai due nel primo lustro 2000, è logico prevedere una release ispiratissima e assolutamente fuori dagli schemi.
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