Mmmmm.... sto disco mi lascia perplesso, non si capisce bene dove i tre ragazzacci di Brooklyn vogliano andare a parare. Le aspettative forse erano alte, leggasi anche il nome dell'altisonante etichetta. Come guardare una partita di calcio dove gioca Cassano e stare ad aspettare 90 minuti la grande giocata che stranamente non arriva. Converrete con me che è una cosa un pò inusuale.
Bene, con il fulminante "New Heavy" i Dub Trio ci avevano fatto intravedere la stoffa dei fuoriclasse, ma chiamati a ripetersi su medesimi standard hanno fallito. Qui amici e signori manca la personalità, la voglia di stupire, quei colpi di genio che facevano incuriorisre e sobbalzare l'ascoltatore. Caratteristiche credevamo di loro competenza. Non è così, i nostri colpiscono ancora duro qua e là, ma poche volte arrivano a bersaglio in maniera decisiva.
L'opener "Not For Nothing" è un bel sunto del loro stile ed aggiunge gustose inflessioni: riffone ribassato in pieno stile anni 90, guizzo dub (si chiamano così mica a cazzo!) e rallentamento drone doom mica male. "Jog On" ci presenta una chitarra di "morelliana" memoria tirata in acido che fa a cazzotti con dei dolci sferragliamenti metallici di sottofondo. Per i più teneri di cuore ci sono anche "Felicitation" e "Respite" dove Dp Holmes e soci giocano a fare i Mogwai senza peraltro riuscirci con delle soluzioni melodiche quantomeno discutibili. "The Midnight Rider" è l'esperimento/presa in giro che la premiata ditta King Buzzo/Crover non esiterebbe a piazzare in uno qualsiasi (o quasi) dei loro album; l'unico pezzo cantato è "No Flag" con il loro mentore Mike Patton che ci offre la solita prova sopra le righe. Sarebbe stata bene su "The Director's Cut", peccato che non è un rifacimento di una colonna sonora quindi fuori dai coglioni! Pezzi come "Regression Line" e "Who Wants To Die?" davvero non si capisce che logica abbiano, scialbe prove di tecnicismi e mestiere. "Bay vs Leonard" è ancora qui a dimostrarci che la classe non è andata persa: un riff incattivito che ti trapana il cervello (potrebbero essere gli Iron Maiden incazzati?) si incastra alla perfezione con le evoluzioni ritmiche di un dub strisciante. Ma siamo alla fine ed è troppo poco; davvero troppo poco per loro.
Siccome son fiducioso e un passo falso ci sta li aspettiamo al varco. Ma alla prossima non sarà più concesso loro sbagliare.
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