https://open.spotify.com/album/3e8y7BWSjFGq0F5GhWiavV?si=tttT_bUNQfeP8tsvK8vBzQ

Una proposta molto originale, che fa pensare ai vicini Jennifer’s Gentle, o a gruppi come gli MGMT post “Time to pretend” (ovvero la fuga dal successo), quelli ultra psichedelici. Molto originale al di là dei due gruppi suddetti. Già, perché Duck Baleno, gruppo non di primo pelo ma con un background notevole alle spalle, ci sanno fare sia nella costruzione dei brani, mai scontata, sempre densa di punti di rottura, che nella gestione dei suoni. In particolare molto azzeccata anche la scelta di far suonare la voce (sempre filtrata in tutti i pezzi) come strumento aggiuntivo vero e proprio. Un bel viaggio tra rock (micidiali a tratti i riff pesi quasi in odore di stoner che danno un tocco, appunto, rock) e psichedelia. Da non perdere.

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