Un elefante in preda ad allucinazioni.
Questo il manifesto spirituale dei Dumbo Gets Mad, progetto dell’italiano Lucas Dumbini, emigrato oltreoceano in quel di Los Angeles. “Quantum Leap”, secondo lavoro sulla lunga distanza dei DGM, è un colorato caleidoscopio sonoro che partendo da una chiara visione pop della psichedelia, sempre lontana dall’essere acida o delirante, arriva a toccare territori apparentemente distanti come funk, elettronica, soul, musica etnica, dance e per certi versi l’old school rap.
Il tutto suonato utilizzando strumentazioni analogiche e registratori a nastro, con una produzione vintage mai forzatamente citazionista e una dosata alternanza tra la voce maschile e la voce femminile (controparte sentimentale e artistica del leader del gruppo), usate in falsetto o opportunamente filtrate in maniera simile a quanto fatto da Marco Fasolo con i suoi Jennifer Gentle.
Un disco pervaso da vibrazioni positive, atmosfere raffinate e tanto groove, indubbie influenze sixties-seventies, esotismi e derive cosmiche. World music sui generis con la spiaggia di Venice nel cuore e la mente in tanti altri luoghi geografici e musicali del globo.
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