Un capolavoro del Brutal Death. Questo è "Destroy The Opposition".

I mitici Dying Fetus, che già avevano devastato migliaia di padiglioni auricolari con "Killing On Adrenaline", nel 2000 ci regalano questo "Destroy The Opposition". La band statunitense formatasi nel 1991, è dedita a un brutal death misto a sonorità grind e hardcore, ma sempre fedele ai maestri del genere, i Suffocation.

Dal punto di vista sia dei testi che della musica troviamo in questo album una grande maturità compositiva, le liriche parlano più o meno di temi politici o comunque vicini al sociale, come per esempio un attacco al fottutissimo business della musica. I riff di chitarra variano da semplice hardcore a riff più complicati in pieno stile brutal, con largo uso di armonici o tapping, anche da parte del basso. Il batterista macina tempi veramente originali, sia veloci che lenti, la voce invece varia dal growl più incazzato e mordente di Jason Netherton, basso e voce, che va molto spesso anche in scream, a quello invece più marcio e basso di John Gallagher, chitarra/voce, la vera mente della band.

Le 8 tracce dell'album, nonostante si tengano sui 4/5 minuti, non stancano mai e l'atmosfera distruttiva scorre per tutta la durata di questo grandissimo album. Veramente incredibili gli assoli in Born In Sodom e Epidemic Of Hate, dove i 2 chitarristi uniscono velocità e violenza a tecnica e melodia. Nessuna canzone in quest'album è uguale all'altre, tutte presentano diverse caratteristiche, come ad esempio la scelta dei riff, oppure la velocità del pezzo stesso. I Dying Fetus diventano una realtà del brutal anche per le loro grandissime esibizioni live, dove i 4 grandi musicisti danno il meglio di loro creando il muro di suono che li contraddistingue. Da poco è anche uscito il loro nuovo album, War Of Attrition.

In definitva una band che merita, con caratteristiche musicali tutte loro, un simbolo per tutto il Brutal Death Metal stesso.

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