Come fare un film usando solo le scene tagliate. Come scrivere un romanzo usando solo i fogli scartati finiti nel cestino. Questa è l'idea alla base del modo di fare musica degli Earth, intuibile fin dal nome da loro scelto. Earth era infatti il primo nome - poi successivamente scartato - di una band che poi si sarebbe chiamata Black Sabbath. Esempio paradigmatico per la band di Dylan Carlson: fare rock usando solamente ciò che il rock convenzionale ha sempre (in parte) scartato: riff sporchi e mal abbozzati, feedback assordante, microfoni che fischiano, bassi in overdrive. Tutto il resto - ritmo, linee melodiche, emotività, comunicazione - è abbandonato.

Su questa concezione di rock "in negativo" fu concepito nel 1993 "2 - Special Low Frequency Version": un'improvvisazione di 73 minuti divisa in 3 parti. Le prime 2, intitolate "Seven Angels" e "Teeth Of Lions Rule The Divine" (lunghe rispettivamente 15 e 27 minuti) propongono un riff hard rock monotono e ossessivo che con lo scorrere dei minuti subisce minime, impercettibili variazioni, mentre un muro di feedback snervante e ipnotico offusca la visuale come una nebbia fitta, con poche sparute note di basso ad appesantire ulteriormente il suono. L'ultima traccia - "Like Gold And Faceted" abolisce del tutto qualsiasi linea melodica: niente più riff; per mezz'ora c'è solo un flusso nero di feedback che sembra non finire mai, mentre in lontananza si sente una batteria che emette pulsazioni sinistre, buttate a caso. Ma mai un ritmo. é come se gli Earth avessero voluto prendere l'hard rock e privarlo di qualsiasi dinamicità, renderlo qualcosa di immobile, di imperscrutabile e di incomunibabile. è curioso come in 12 anni praticamente nessuno (compreso che vi scrive) si sia mai accorto di quest'opera e degli Earth. Solo le lodi regalate da band come Tool, Isis e Mastodon hanno mantenuto vivo un culto sotterraneo venuto alla ribalta negli ultimi mesi grazie a Sunn O))), Boris, Khanate e a un album di remix da parte di Mogwai, Autechre e Jim O'Rourke.

Il giudizio su disco del genere onestamente è difficile: "2 - Special Low Frequency Version" esula talmente tanto dai canoni tradizionali del rock che è impossibile giudicarlo con gli stessi parametri con cui si giudicherebbe un qualsiasi disco di rock. Unicamente si può apprezzare l'opera per la sua estrema e radicale originalità (ma neanche poi tanto se si pensa a "Metal Machine Music" di Lou Reed e a certi bootleg live dei Velvet Undeground). Probabilmente bisognerà aspettare che la band sopra citate maturino per rendere palese l'effetiva influenza esercitata dagli Earth sulla musica a venire; e probabilmente bisognerà aspettare che gli ascoltatori acquisiscano un linguaggio critico e parametri adeguati per la valutazione oggettiva di questo disco.

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