Nonstante ciò che dice la critica, la cosa più difficile di questo disco è superare lo shock provocato dalla visione della foto del gruppo, che sembra uscita direttamente da un incubo degli Iron Maiden, Powerslave-era, of course. Quei baffetti che adornano i visi di 3/5 del combo, poi, avrebbero fatto impallidire anche il più grande fan di Freddy Mercury.
Gli East Of Eden hanno il grande merito storico di aver intuito che l'aria stava cambiando, tanto da incidere questo loro debutto addirittura nel 1969, per la leggendaria Deram.
Come per altre opere pioniere, questo "Mercator Projected" mostra oggi qualche ruga, che probabilmente il visagista delle dive riuscirebbe a nascondere, non certo la rimasterarizzazione del 2004 ad opera dell'attenta Electric Disc, di cui preferisco ricordare, invece, l'intelligente recupero come bonus track della byrdsiana "Eight Miles High".
Album a due facce, indeciso fra tentazioni commerciali, influssi orientali e sperimentazione free-jazz, è sicuramente inferiore al successivo e più coraggioso "Snafu" che rimane quindi il modo migliore per conoscerli. In questo cd, invece, a volte si ha la sensazione che gli East Of Eden siano i parenti poveri dei Moody Blues o, quando va bene, dei King Crimson (nella tardo-psichedelica "Waterways").
Le cose migliorano decisamente quando prevale l'estro di Dave Arbus, violinista e vero motore del gruppo, come in "Isadora", dove il Re Cremisi più sognante dei primi due dischi incontra una melodia scippata da una radio araba. O quando, in "Century Woman", il blues è solo un pretesto per sviluppare strappi jazz e idee folk, come se i Colosseum jammassero con i Jethro Tull.
Ancora blues in "Northern Hemisphere", filtrato attraverso l'ottica acida di Arthur Brown, se riuscite ad immaginare, mentre "In The Stable Of The Sphinx" è la loro sfida a "21 Century Schizoid Man".
Il brano migliore? sicuramente "Communion", rilettura di Bèla Bartòk in salsa etnica.
In definitiva, avrei preferito più coraggio e libertà, presenti in dosi superiori in "Snafu", ma qui gli East Of Eden erano ancora giovani e probabilmente ossessionati dalle rate del mutuo sulla loro prima piramide.
VOTO 7/10
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