Nacquero i the Postman Syndrome, e riscrissero il termine "alternative".

Nel 2002 pubblicarono un capolavoro, Terraforming. La band fece la sua strada; dopo aver realizzato nel 2005 una demo (di prossima recensione), i sei giovini scelgono di sciogliersi e di risorgere dalle loro ceneri, col nome di Day Without Dawn, autori di un EP.
Nel mezzo di tal trambusto, Mike Somers (batterista dei Postman, non più dei Day without Dawn), Brett Bamberger (bassista di entrambe le formazioni) e il chitarrista Jeff Speidell creano questa band, gli East of the Wall, di cui da poco è uscito questo EP.

Diciamo subito una cosa. Questo EP non è un terremoto come lo era stato terraforming: sono più evidenti molteplici influenze di stampo post-rock: Godspeed You! Black Emperor e Explosions in the Sky su tutte. Il sound e la componente melodica ricordano però, in vari frangenti, i carissimi maudlin of the Well.
Tuttavia, potrà sembrare scontato, ma la maggiore influenza sono proprio loro, i the Postman Syndrome, con quel gusto melodico che non è progressive, non è alternative, non è psichedelia, non è post ma è un tutto unico ed imprescindibile.
Disco di atmosfere rarefatte e delicate, superbamente orchestrate nella minimale semplicità della coppia chitarra/basso. A differenza di ciò che spesso accade nei più recenti lavori di post-rock, non si ricerca continuamente né un voluto effetto di lentezza - anzi, la batteria dà ottima prova tecnica e mostra le maggiori somiglianze con i Postman - nè il continuo utilizzo delle stesse, ormai un po' scontate, linee melodiche.
Impareggiabile la coppia di chiusura III-IV; parte con una divagazione acustica molto maudliniana che poi si intreccia con arpeggi aperti e sognanti, e un sottofondo solistico che sa di Opeth. Parte poi un lieve feedback, sottofondo di batteria che porta ad un'esplosione, gioco fra arpeggi, melodie, distorsioni, una chitarra da infarto e via.

In conclusione EP ben fatto, mezz'ora ben trascorsa. Un gruppo interessante, che interessamente mostra un interessante modo di porsi innovativamente di fronte al post-rock.

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