[La seguente recensione è un ibrido, frutto di un esercizio di cazzeggio operato a quattro mani da Bloo e Pglx, assemblato alla cazzo via email. Ogni errore, imprecisione, stupidaggine ivi contenuta è statisticamente normale, date le premesse - e le personalità dei recensori. Pace a tutti voi. ]

È tarda sera tardi, e all'Eyes Club, un discolabirinto nascosto dietro un hotel-chiesa, si son dati appuntamento Frangipane, Bloomer e Pugliamix.
L'ingresso è tipo mistero, un vicolo nascosto, una lampadina davanti a una porta. Sembra l'uscita secondaria da cui nei film ti sbattono in strada dopo averti picchiato, e dopo che, ubriaco, hai rotto una bottiglia in testa al proprietario del locale nonché boss del quartiere. Frangipane e Pugliamix arrivano per primi, per approfittare dell'happy hour. Easy è riconosciuto e abbordato da Puglia e fa sapere che il set conterrà pochi inediti, pare che il gruppo abbia optato per una scaletta più orientata ai singoli. Easy va e viene, trattenendosi molto a parlare di Debaser, di Lugano, del gruppo e il tempo passa in fretta, al punto che è lo stesso tastierista che viene a chiamarlo per suonare ("se ti vuoi degnare di salire sul palco... ") verso mezzanotte passata.
Arriva anche Bloo al quarto pezzo, vestito da ometto con completino giacca e cravatta, sembra una riedizione del Bowie anni '80... bello come il sole. Appena salite le scale, viene immediatamente sgamato dagli occhi truci di dieci-dodici teens post-dark: hanno capito subito che questo qui è l'investigatore privato imbranato che i vecchi devono avergli messo alle calcagna, per scoprire se si drogano o fanno sesso di gruppo.
Bloomer le guarda stringendo gli occhi, ma è più miopia che acume investigativo. In realtà sta cercando gli amici di cui sopra, e scruta i divanetti con fare circospetto. Crede di riconoscere nel labiale di una tizia piena di eyeliner e con calzettoni a strisce un irripetibile commento. Finalmente Pugliamix si dà a vedere, con tanto di pacche sulle spalle e atteggiamento engagé . Il Frangipane c'ha già gli occhi lucidi da birra e nostalghia anni '80, barcolla vistosamente e ti aspetti che da un momento all'altro prorompa in una crisi di pianto e riso.
L'Eyes si presenta insolitamente pieno per un concerto, ed è una gioia vedere gli astanti: a parte Pugliamix, Frangipane e i baristi, sono TUTTI vestiti di nero!
Allora i tre si spaparanzano a bere la birra (la prima per Bloo) su tre scomode sedie-sgabello, adatte più a certe lungagnone esibizioniste poco più in là, che in effetti approfittano della postura per dipanare il loro metro e trenta di gambe. Happy hour! dice Pugliamix. E Frangipane fa sì con la testa, Bloomer pure.

THE FIGUREHEAD. Dunque, questo gruppo "Easycure" fa solo cover dei "Cure". Ossia è una cover band dei Cure. Ecco.
STRANGE ATTRACTION - Sono bravi. Ma questo ce l'aspettavamo. Quel che non c'immaginavamo e che invece ci troviamo davanti è una sfrontata padronanza del palco, una strafottente perizia calligrafica, una figliadiputtana confidenza col pubblico.
THE HANGING GARDEN - Il quale pubblico massimamente li adora illudendosi che siano la reincarnazione di Smith & C., o meglio l'esito di un progetto di crioconservazione datato 1989.
KYOTO SONG - Il batterista è lì che picchia come i raggi luminosi di Dio sul Sinai. Di nome fa Easycure, come avrete capito. Martella le pelli strabuzzando gli occhi.
THE END OF THE WORLD - Altro che solo singoli, l'inizio del concerto è stato bello teso, con tre fra i migliori pezzi di Pornography, di certo non i più facili, in particolare l'interminabile "Figurehead", perfettamente eseguita. È chiaro fin dall'inizio che il gruppo propone un ottimo spettacolo, molto aderente all'originale.
A NIGHT LIKE THIS - Bella la versione (e chissenefrega se non c'è il sassofono - dice Puglia).
EXPLODING - Il bassista, mentre suona, pensa: "Io sono Simon Gallup ". Ed è vero. Il pubblico lo guarda e dice: "Ehi, è proprio lui! ". Piega le ginocchia e col manico del basso immagina di falciare il prato. Oppure pensa di essere il Signor La Morte che decapita il pubblico.
IN BETWEEN DAYS - Puglia, l'esperto di Cure della combriccola, ad ogni canzone spiega agli altri il significato dei testi, la genesi del brano, sottolinea i passaggi significativi con eloquenti occhiate, ma il tutto passa un po' sottotraccia, perchè fa buio e il suono è vivacemente assordante.
JUST LIKE HEAVEN - Questa la sa a memoria anche il buon Bloomer, che è un altro modo per dire: la conoscono anche i sassi.
A LETTER TO ELISE - Il chitarrista fa sfoggio di un set invidiabile di chitarre, oltre che di tecnica. Ogni canzone c'ha la sua. In particolare con quella che sembra essere una Gibson ES335 con tremolo Bigsby, si pavoneggia ondeggiando qua e là.
PRIMARY - E anche il tastierista, dal tocco cristallino, fa la sua porca figura nascosto dietro i cassoni. E' uno sporco lavoro, baby... Il batterista ci dà dentro come sempre. Frangi è così ubriaco spolpato che vien voglia di abbracciarlo... eccola!
LULLABY - Siamo tutti commossi, toccati nell'anima. Una lacrimuccia ci sgorga, ma facciam finta di no, perchè... cazzo, non siamo più dei ragazzini!
CLOSE TO ME - Continua a non sentirsi una mazza dei pur dotti scholia del Pugliamix. Frangi e Bloo annuiscono ormai per mera cortesia, cercando di non dargli troppa corda e al tempo stesso di non deluderlo.
PLAY FOR TODAY - Ottima la risposta del pubblico: ci mettiamo tutti a cantare la linea di tastiera iniziale, come ad Imola a giugno.

Durante la pausa Easy fa la conoscenza di Bloomer, si parla in finto toshano, si disce "O pisc'helli! Voi si suona proprio bene, ci piasce assai la musiha vostra he 'ffate, e sci si beve pure 'na birrella sopra, via! "

A FOREST - Il cantante è molto evocativo. Prima del concerto s'è ficcato la testa in un secchio di cipria, poi si è spazzolato i capelli all'insù e all'ingiù (ma non necessariamente in questo ordine).
BLOODFLOWERS - Al di là dell'acustica dell'Eyes (che è quello che è), dell'equalizzazione dei volumi, che lascia un po' in secondo piano la seconda chitarra e le tastiere, il suono complessivo ricorda molto quello dei Cure del periodo Pornography.
10:15 SATURDAY NIGHT - Gran finale.

Parte poi il DJ Set, rigorosamente Dark e New Wave. Easy rimane un po' con noi (birra), poi lo perdiamo, ci rivediamo dopo un po' (birra), infine ci salutiamo (birra): gli Easycure devono prendere possesso della loro suite executive dello Hotel Resi di Busa di Vigonza (PD), che certamente distruggeranno prima che sia mattina, durante l'orgia notturna con le groupies che il batterista ha raccattato a fine serata.
Ai tre non rimane che bere e caracollare ancora al ritmo di ciò che si è salvato degli 80s... Eccoli Frangipane, Bloomer e Pugliamix: non sono i loro veri nomi. Non sono neanche delle vere e proprie persone. Sono solo tre figure nere con gli occhi rossi, tre ragazzi immaginari.

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