Gli Echolyn sono senza dubbio una delle migliori band che affollano il variegato panorama del progressive a stelle e strisce e all'inizio degli anni '90 rappresentarono uno dei pochi gruppi a contendere i favori degli appassionati all'ormai mitico trio Anglagard-Anekdoten-Landberk. Autori di veri e propri capolavori del genere quali "Suffocating The Bloom" ed "As The World", gettarono nello sconforto gli appassionati quando decisero di sciogliersi a seguito della brutta storia della rescissione del loro contratto da parte della Sony (la quale li aveva messi sotto contratto credendo, chissà, di essere forse al cospetto dei nuovi Backstreet Boys... ah quanta sagacia!). Questa vicenda ebbe un'ulteriore spiacevole conseguenza in quanto la Sony impedì qualsiasi ristampa dei primi lavori della band (andati nel frattempo esauriti) che perciò risultarono per lungo tempo irreperibili ad una grande massa di appassionati (ancora ricordo l'emozione provata quando in un negozio trovai una copia usata del loro primo CD...).

Successivamente la band decise di riformarsi dando alle stampe una serie di ottimi lavori a partire dall'ottimo "Cowboys Poems Free" nel 2000, e contemporaneamente cercò di recuperare la loro produzione ormai fuori catalogo. Per primo venne ristampato "Suffocating The Bloom" anche se in questo caso la band non ebbe un comportamento impeccabile nei confronti degli appassionati: la prima stampa presentava infatti una traccia fallata ma venne inviata lo stesso a quanti avevano pre-ordinato e pre-pagato il disco direttamente presso il sito del gruppo (permettendo il download della traccia corretta). Chi invece comprò il disco tempo dopo ricevette una seconda stampa non fallata (in pratica i fan più fedeli ed affezionati vennero penalizzati...).

"A Little Nonsense Now And Then" rappresenta il secondo passo fatto dalla band nel settore delle ristampe in quanto raccoglie in un unico cofanetto triplo il primo CD (omonimo), l'EP acustico "...And Every Blossom", ed il CD "postumo" (realizzato cioè dopo lo scioglimento) "When The Sweet Turns Sour"; a ciò si aggiungono una serie di chicche (inediti, live version e versioni ri-registrate) che analizzeremo in seguito. Prima di entrare nel dettaglio della recensione possiamo già fare una seconda riflessione ancora sulla mancanza di riguardo della band nei confronti dei fan più fedeli. La scelta di pubblicare un triplo CD, a costo non propriamente economico, va infatti a discapito di chi, in qualche modo, magari sborsando bei soldi, era riuscito a procurarsi uno o due di questi CD ed ora, per completare la collezione, deve comprarsi anche dei doppioni (va bene che le versioni sono rimasterizzate, però...). Ancora peggio va a chi possiede già tutti e tre i cd e si trova perciò o costretto a rinunciare alle rarità presenti nel cofanetto o a pagarle a ben caro prezzo (se vogliamo dirla proprio tutta va sottolineato che anche chi non possiede nessuno dei 3 CD si trova comunque costretto a sborsare tutta in una volta una cifra niente male per cui credo che alla fine l'operazione abbia più o meno scontentato tutti...). Sicuramente la pubblicazione di ogni disco singolarmente sarebbe stata l'opzione migliore per tutti ma tant'è. Analizzando il packaging notiamo subito che il cofanetto digipack è di dimensioni extralarge (e pertanto impossibile da piazzare assieme agli altri CD...) ed è caratterizzato da una copertina un po' scialba. La confezione si apre in quattro sezioni 3 delle quali contenenti i cd ed una contenente un booklet che, mi spiace dirlo, rappresenta un ulteriore motivo di delusione dato che al suo interno non sono presenti le riproduzioni delle copertine originali (vorrei tanto sapere perchè...).

Fortunatamente passando al lato musicale le cose migliorano decisamente. Il primo CD, come già detto, contiene la versione rimasterizzata del disco omonimo, primo straordinario saggio delle capacità della band, che rappresenta il biglietto da visita che qualsiasi gruppo esordiente vorrebbe poter sfoggiare. Le caratteristiche che renderanno "Suffocating The Bloom" e "As The World" dei capolavori assoluti del prog sono infatti già presenti in questo disco seppure in una forma non ancora pienamente compiuta (in fondo seppur piuttosto maturo è sempre il disco di esordio di una band giovane...). La musica degli Echolyn mostra comunque già tutte quelle che saranno le sue peculiarità: il cantato a due voci che in certi intrecci armonici non può non ricordare un certo "Gigante Gentile" che tanti gruppi statunitensi aveva influenzato negli anni '70, gli interludi di archi, pianoforte e chitarre acustiche a spezzare fasi più concitate ed elettriche, le ritmiche incalzanti, i cambi di tempo spiazzanti e geniali, il tutto a formare un mix piuttosto originale che al classico progressive sinfonico inglese unisce sapientemente il rock americano (la nazionalità del gruppo appare evidente già dalle prime note...).

Il secondo disco si apre con i 4 brani che componevano l'EP "...And Every Blossom", 4 brevi gioiellini acustici, di grandissima poesia ed impatto emotivo, in cui archi e fiati, ottimamente arrangiati, si sposano alla perfezione a piano e chitarra acustica dimostrando come si possa fare del grande progressive anche senza virtuosismi strumentali e suite chilometriche: veramente una prova di gran classe. Sullo stesso CD trova spazio "When The Sweet Turns Sour", una sorta di raccolta uscita dopo lo scioglimento della band, contenente inediti dalle session di "As The World", abbozzi di brani composti per il suo eventuale successore, un paio di tracce live e la quasi omonima cover dei Genesis registrata per il tributo della Magna Carta e mai pubblicata poiché la Sony non aveva più dato la sua autorizzazione. Di sicuro si tratta di una raccolta molto interessante anche se l'effetto che fece al momento della sua uscita fu molto più intenso in quanto sembrava contenere una sorta di testamento spirituale della band sotto forma di inediti che ci mostravano quanto ancora il gruppo avesse da dire e quanto avrebbe potuto dare al nostro genere preferito.

Nel terzo disco trovano spazio le cosiddette "chicche", vale a dire l'inedito "Edge Of Wonder", 3 brani tratti da "Cowboys Poems Free" in versione live, e le versioni ri-registrate di "As The World", "Suffocating The Bloom", "Carpe Diem", "Shades". Se l'inedito, per altro piuttosto breve, è un buon brano che tuttavia non lascia certo gridare al miracolo, le tracce live dimostrano, grazie ad esecuzioni grintose e professionali, come gli Echolyn siano un grande gruppo anche dal vivo. Le nuove versioni di 4 brani storici del loro repertorio, inserite in chiusura d'opera, aldilà di ogni considerazione sulla loro utilità, risultano piuttosto interessanti con una menzione particolare per "As The World", proposta in una versione particolare ma davvero bella (anche se l'originale rimane inarrivabile per grinta e feeling...).

A chi consigliare, per concludere, questo cofanetto? Dal punto di vista musicale siamo veramente al di sopra della media per cui se non possedete questi album non esitate a farlo vostro a costo di investire una budget superiore al normale. Se invece possedete già uno o più di questi dischi nessuno può consigliarvi... sarà solo il vostro livello di passione per questo grande gruppo che guiderà la vostra scelta. Io la mia l'ho fatta...

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