Il Giardino del n. 19 di Edgar Jepson (1863-1938) è un romanzo di culto: Il libro può essere considerato la sua risposta a Il Gran Dio Pan di Arthur Machen, suo amico fraterno. Aleister Crowley lo considerava una lettura obbligata per chi voleva approfondire certi argomenti. Ora la Dagon Press di Pietro Guarriello lo rende finalmente disponibile in italiano per la prima volta nella collana “I Magri Notturni”. Si tratta di un recupero fondamentale per capire il clima culturale dell’epoca in cui pullulavano sette e associazioni esoteriche. In particolare fecero parte della Golden Dawn Crowley, Yeats, lo stesso Machen, Blackwood, Sax Rohmer e Bram Stoker.

Letto oggi Il Giardino del n. 19 mantiene ancora oggi il suo fascino oscuro e sulfureo, un po’ come certi racconti di Aleister Crowley. Secondo l’esperto di narrativa soprannaturale John Pelan in questo romanzo Jepson raggiunge lo stesso livello di Machen e Blackwood. A mio avviso, pur non possedendo Jepson lo stile letterario del primo e la capacità di creare una genuina atmosfera soprannaturale del secondo, devo ammettere che si tratta di un’affermazione non lontana dal vero. A tratti ho respirato la stessa tensione che si poteva trovare nel citato Il Gran Dio Pan.

Il protagonista John Plowden, un giovane avvocato, acquista una nuova dimora al numero 20 di Walden Road (nel quartiere di Hertford Park) in una zona periferica di Londra dove pensa finalmente di poter vivere in pace. Purtroppo per lui scopre che la sua tranquillità verrà messa a dura prova da rumori spaventosi (che fanno pensare alla presenza di una bestia mitologica) provenienti dal vicino giardino del numero 19. È l’inizio di una serie di avvenimenti inquietanti che lo portano a fare la conoscenza del signor Woodfell e di sua figlia Pamela: con quest’ultima instaura da subito un rapporto molto stretto. Woodfell è impegnato nella ricerca ossessiva di risvegliare dall’Abisso antichi demoni in questo cercando l’aiuto di alcuni adepti fra cui si mischia anche Ambrose Marks (figura ispirata all’amico Arthur Machen). Su tutto aleggia una terrificante statua di Pan che viene tenuta nascosta in giardino. Dopo una serie di rituali sempre più pericolosi il finale sarà tragico con il vecchio Woodfell ormai impazzito che continua a ripetere ossessivamente la frase “Pan non è morto!”.

In appendice troviamo tre racconti horror di Jepson. Nel volume sono inoltre incluse anche cinque illustrazioni dell’edizione originale del 1910. Il volume si può acquistare su Amazon al seguente link: https://www.amazon.it/GIARDINO-DEL-N-19/dp/B09T5LCN57 o scrivendo a studilovecraft@yahoo.it. Questo è il sito della Dagon Press: http://studilovecraftiani.blogspot.com/.




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