Un intro alla Carmina Burana ci prende per mano e ci guida all'ascolto di "Vain Glory Opera", l'album che a mio parere, nonostante la maturità non ancora pienamente acquisita al tempo, può essere definito il migliore dei giovani tedeschi.

Si tratta del solito, inflazionato power-metal, ma in quest'album gli Edguy sfoderano una prova superlativa, grazie anche a delle canzoni ben scritte. Su tutte spicca la dolce ballad "Scarlet Rose", ma anche le iniziali "Until we Rise Again" e"How Many Miles" sanno farsi apprezzare per il loro mood, melodico quanto basta. Importante in questo album la collaborazione di Hansi Kursch dei Blind Guardian in "Out of Control" e nella title-track. La voce roca di Hansi è saldamente contrapposta in questi brani con quella delicata di Tobias, rendendo i due brani veramente unici in tutta la discografia degli Edguy. Scorrendo la tracklist sono degne di nota la suadente "Tomorrow", la conclusiva "But Here I Am" e "Hymn", cover degli Ultravox veramente ben riuscita.

Un disco a mio avviso fondamentale per gli estimatori del power melodico. Scordatevi gli Edguy dei giorni nostri però: "Vain Glory Opera" è infatti un album alquanto sbarazzino e più monocorde dei suoi successori. Da qui è nata l'ascesa della band nel panorama metal e credoche anche solo per curiosità si debba almeno una volta ascoltare l'album.

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