Visto che è appena uscito un album dove Edoardo Bennato, in compagnia di svariati altri musicisti, si diverte a riproporre in chiave 2005 alcuni dei suoi pezzi più interessanti, sarà bene ricordare da quale album provengono oltre la metà dei brani presenti nel concept attuale. La favola presa in considerazione è quella del pifferaio magico e l’album era “E’ arrivato un bastimento”, che allora fu un mezzo flop commerciale e di critica. E’ ora di rivalutarlo quanto merita perché quello è un disco che forse, allora, non fu capito appieno.
Musicalmente Edoardo sperimentava gli allora in voga ritmi calypso-ska-reggae con risultati sorprendenti per un artista italiano, sui testi era il solito Edoardo Bennato, pungente, ironico e dissacratore dei mali della nostra società. Oltretutto i testi dimostrano come, da allora, i tempi non solo non sono migliorati, ma addirittura cambiati in peggio. Si comincia lo show in compagnia di sbandati di ogni sesso ed età che si accordano con i padroni delle fogne (i topi) per occupare la città infestata da ben altri loschi personaggi. La favola è un gioco che si può vivere in un solo momento, finisce sempre bene ed è vera solo a metà (perché non sempre finisce bene?) Il televisore, questo nostro signore e padrone delle nostre idee e delle nostre teste, che ci anestetizza in continuazione con pubblicità, futili spettacolini di quarta serie e presentatori e imbonitori di ogni specie, truffaldini e maramaldi. Poi c’è una pungente critica sul razzismo, in questo caso vengono presi in considerazione i gatti ("il gatto nero porta male, ma tutti i gatti sono inutili, profittatori e opportunisti, liberiamocene!”). La storia, come sappiamo, la scrive sempre chi vince, ma la verità vera quando mai riusciremo a scoprirla? Per questo meglio avere sempre qualche dubbio sulla veridicità di certi testi di storia, non si sa mai. Non manca poi la satira sulle tasse, rappresentata da un’operetta (sul genere di “Tutti insieme lo denunciam”) dove, da un compenso per un artista per “un milione di monete”, vengono detratte IVA, ILOR, spese di riscossione, di contrizione e di ebollizione, per arrivare a un netto di “tre monete” (fisco, fisco…). Poi arrivano i politicanti, quelli che si credono belli, importanti e che trattano i cittadini come sudditi, che, per darvi una parvenza di democrazia, ogni anno quando arriva Carnevale tirano fuori dal cilindro la scheda elettorale e voi vi illudete di decidere mettendo una croce a caso dove più vi pare. Arriviamo alla storia di una ragazza che vuole uscire sola la sera, e perché no, che c’è di male se tante come lei volessero fare altrettanto? Invece per i moralisti non è corretto, “c’è sempre il rischio che qualcuno la infastidisca” , o forse c’è sotto qualche pensiero meno nobile?
Se avete fantasia, vi accorgerete che è arrivato un bastimento pieno di novità, ma chi si fa assuefare troppo dalla televisione, dalla pubblicità, chi, insomma, ha tagliato i ponti con la fantasia non si accorgerà di nulla. La musica è il vero semovente della fantasia, allora seguiamola. Finisce lo show, finisce la favola, ognuno torna alla sua realtà quotidiana, ma resta sempre e comunque la fantasia per poter vivere la favola anche ognuno per conto suo. Il disco aveva un’appendice sotto forma di 12” aggiunto con due canzoni, una specie di “preghiera del cantante” (“Specchio delle mie brame”), poi c’è un altro “commento” sulla società (“Il gatto mangia il topo”), io lo vedo come un poliziotto che si rifiuta di punire gli sbandati di cui si parlava all'inizio (“Il gatto mangia il topo ma il gatto non ci sta, e il topo se la spassa in piena libertà”). Torniamo sul discorso musicale, qui c’è ska (“Assuefazione”) calypso-reggae (“Il gatto mangia il topo”), blues ("Addosso al gatto"), reggae puro (“Eccoli i prestigiatori”), rocksteady (“La città trema”), insomma, Edoardo non si era seduto nemmeno quella volta e l’insuccesso commerciale e di critica di allora dimostra una volta tanto che nei primi anni ’80 la qualità media del gusto del pubblico e anche quella del gusto di chi dovrebbe INFORMARE (e non dirigere) il pubblico sulle uscite musicali era piuttosto discutibile.
Carico i commenti... con calma