Nel 1992 accadono cose importanti che nel bene o nel male condizioneranno il percorso economico, sociale e politico del nostro paese. A raccontare la trama degli eventi di allora è colui che è stato oggetto di sbeffeggiamento mediatico per svariati mesi tra il 2007 e il 2009: Gioacchino Genchi.
Chi è costui?
Dall'ingresso in Polizia ha diretto diversi uffici (la Zona Telecomunicazioni per la Sicilia Occidentale, il Nucleo Anticrimine per la Sicilia Occidentale, il Centro Elettronico Interregionale di Palermo, ecc.). Dal 1996 ha svolto l'incarico di consulente tecnico dell'Autorità Giudiziaria in importanti indagini e processi penali.
Abile gestore e manipolatore di tabulati telefonici, ricopre il ruolo quantomai singolare e vitale di estrapolare intercettazioni che vedono di volta in volta coinvolti politici, imprenditori, magistrati, personaggi di spicco dell' alta finanza, agenti del sisde etc.
Premesso ciò gli eventi narrati si delinenano sullo sfondo di un dialogo continuo e lineare tra l' autore del libro e Gioacchino.
Ebbene, da qui viene snocciolato ogni possibile indizio che renda chiare ed evidenti le reali motivazioni che abbiano portato alla nascita della seconda repubblica. A cominciare da Giovanni Falcone e dalle sue due agende elettroniche, dall' attento ai danni di Borsellino che vede svelarsi una serie di indizi quantomai inquietanti legati al monte Pellegrino e al castello Utveggio dove ha sede il CERISDI (Centro Ricerche e Studi Direzionali e punta di diamante nella formazione manageriale del settore pubblico e privato) dove si snodano rapporti oscuri tra personaggi legati all' ambiente massonico (Sandro Musco), Boss mafiosi di alto lignaggio (Scotto) e agenti del SISDE.
Del famoso patto Stato/Mafia che vede intermediario Don Vito Ciancimino e che impone e consacra la definitiva nascita dell MAFIA S.P.A.
Il perchè dell' entrata perentoria e decisa in politica di Silvio Berlusconi e delle reali motivazioni della nascita di Forza Italia (le cui radici sono da collocare in terra sicula).
Procedendo con la lettura, le fitte trame legate ad ogni singola inchiesta sembrano dipanarsi indipendenti e slegate l'una con l'altra; in realtà alla fine capisci che nient'altro è che un grande mosaico dove un pezzo si integra alla perfezione con l'altro. Capisci che la Calabria è sede e generatore/catalizzatore di un trasversalità legata al dare avere che vede protagonista un personaggio poco citato nell' arena mediatica, Saladino, presidente della Compagnia delle Opere del Sud.
Lui è la personificazione di un hub dal quale crescono rami che toccano magistratura, finanza, imprenditori e 'ndrangheta in terrotirio calabrese etc.
Da qui viene raccontata la strana vicenda legata alla concessione delle licenze UMTS e alla nascita del Consorzio Blu (la cui prematura morte ha destato da sempre più di un sospetto), il cui presidente è il Sig. Giancarlo Elia Valori; altro hub attorno a cui sembrano uniti da una trasversalità di interessi contigui magistrati, finanzieri, agenti SISDE etc.
Lo scandalo Telecom-Sismi, relativo alle intercettazioni illegali effettuate da alcuni responsabili della sicurezza di Telecom Italia; che vede al centro il "tiger team" di Fabio Ghioni e con l' arresto di un ex tenente colonnello del ROS dei carabineri, Angelo Jannone accusato, insieme ai tecnici del tiger team, di intrusioni telematiche e associazione a delinquere finalizzata all'illecita acquisizione di informazioni.
Una trasversalità volta al mantenimento di uno status quo che se intaccato viene subito protetto se minacciato da magistrati troppo sfrontati.
Il caso delle inchieste Poseidone e Why Not rendono chiaro il rapporto di amicizia tra chi indaga e gli indagati stessi; i cui accordi vengono raggiunti la sera a cena davanti a del buon cibo.
Ed infine con le ultime indagini Genchi riesce a risalire ai rapporti che vedono Finmeccanica legata ad ambienti malavitosi; in particolare ci racconta con arguzia e attenzione per il particolare la nascita di Telespazio fortemente voluta da Giancarlo Elia Valori.
I rapporti con boss siciliani di alto spicco, e ritorniamo a quanto accadde nel 1992 al famoso patto Stato/Mafia che diede vita a quel giro di appalti che oggi è in mano ad importanti autorità malavitose calabresi e siciliane.
Da questo grande calderone massoneria, mafia, classe politica descrivono un'Italia inquinata nell'animo e nella mente, un'Italia la cui classe dirigente è espressione diretta di una noncuranza per la cosa pubblica da parte degli italiani e per indole e per disinformazione voluta da chi della nostra ignoranza ha costruito il suo impero.
Leggere questo libro è un dovere morale, per poter vivere il presente con maggiore spirito critico e iniziare ad agire con la dignità di persone che vogliono cambiare un paese oramai nel fango sempre di più.
Carico i commenti... con calma