"Lo so perchè siete venuti qui stasera: perchè sono il figlio di un famoso fisico! Allora, c'è qualcuno che vuol fare delle domande di fisica?" (Mr E, rivolto al pubblico allinizio del concerto).
L'ennesima incarnazione degli Eels dal vivo comprende i soli E e Chet Lyster (già al servizio di E dal tour del 2003): solamente in due sul palco, ma hanno suonato per cinque.
Dal momento che il tour promuove l'antologia "Meet the Eels" appena uscita, il tono è stato (ironicamente) autocelebrativo: cosi' E ha dedicato diversi minuti del concerto alla lettura di alcune (presunte) lettere dei fan del gruppo (inclusa quella piena di insulti di un fan australiano,
con E che tutto stizzito fa alla crew "hey, ma che lettera mi avete passato?") o facendo leggere a Chet dei brani dalla biografia di E appena uscita ("Things The Grandchildren Should Know") manco fosse il Vangelo.
Eppure l'arte di Mark Oliver Everett è tutta qui, in questo passare da momenti giocosi e solari (basti per tutte Flyswatter suonata solo per piano e batteria, durante la quale E e Chet si sono ripetutamente scambiati di strumento) a canzoni di un intensità tale che avrebbero potuto sciogliere un iceberg (una "Ugly Love" particolarmente toccante, "Jeannie's Diary" o "PS You Rock My World" messa in chiusura).
La scaletta (unico appunto: concerto un po' corto, un'oretta e un quarto) ha toccato in lungo e in largo la carriera degli Eels, vale ancora la pena di ricordare una rocciosa versione di "Novocaine For The Soul" (e che nel finale si è trasformata in una infuocata "Good Times, Bad Times" dei Led Zeppelin, con mr E dietro i tamburi!).
E ancora: Chet Lyster è un polistrumentista assurdo (oltre alla chitarra, ha suonato pedal steel, xilofono, sega, batteria, piano, harmonium, organo a pompa...) e quello che ho potuto vedere (nonostante il posto sul loggione quasi a lato del palco e la visibilità limitata) ha reso più accettabile la fredda serata brussellese indecisa fra pioggia e neve.
Direi che si puo' chiudere qui. Finisco con una delle tante battute che E ha rivolto al pubblico: "Do you like music? So have you come here for me? Ah-ah, take that dad..."
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