Lust For Youth: Compassion
File Audio Non la voglio ★
Hannes Norrvide è sicuramente bravo per quello che riguarda la riproposizione di sonorità dark-wave e synth-pop che furono tipiche degli anni ottanta e che sono il segreto del successo del suo progetto Lust For Youth. Gli appassionati del genere e i nostalgici sicuramente non potranno che apprezzare anche questo ultimo lavoro, 'Compassion', che però per quanto mi riguarda non aggiunge nulla a un genere che ritengo esautorato e esauritosi in se stesso da tempo.
Madruga Works: Planetbase
DVD Dati Ce l'ho ★★★★
Madrugada: Industrial Silence
File Audio Ce l'ho ★★★★★
Non conoscevo questa band norvegese, fino a quando non ho ascoltato questo disco qui, 'Industrial Silence', uscito nel 2000 via Virgin Records e prodotto da un big come John Agnello. Impossibile, ascoltando, non pensare a Nick Cave per le affinità nel timbro vocale del frontman Sivert Hoyem con quello del songwriter australiano. Non c'è nella loro musica tuttavia quello stesso furore dei Bad Seeds oppure di band come Gallon Drunk o gli stessi Grinderman, bensì un approccio di tipo diverso. Ci sono atmosfere crepuscolari suburbane degne di Afghan Whigs e di una certa musica americana degli anni settanta (penso anche al grande Ry Cooder) qui aggiornata secondo canoni estetici e musicali più moderni. Veramente bello, una grossa sorpresa per quanto mi riguarda. Guadagna punti a ogni ascolto.
Mariama Bâ: Le chant écarlate
Cartaceo Ce l'ho ★★
Mariama Ba fu attivista politica e una delle figure intellettuali di maggiore spicco nel panorama culturale senegalese dello scorso secolo. Sempre in prima linea per quello che riguardava in particolare le battaglie per l'emancipazione delle donne senegalesi, in questo piccolo romanzo, pubblicato postumo, racconta della storia d'amore evidentemente impossibile tra un uomo senegalese di colore e una donna bianca, francese. Se la storia parte da premesse positive e in cui sembra possibile l'incontro tra due culture in virtù dell'amore, il finale, così tragico e carico di disperazione (quanto inaspettato), spezza questo incantesimo e riporta il lettore a quella che era la cruda realtà dei fatti. Che è la cruda realtà dei fatti dove ciascuno non riesce a vedere oltre il proprio naso e andare oltre i propri limiti sul piano culturale e sociale.
Mark Mylod: The Big White
File Video Mi manca ★★★
Una black-comedy ambientata in Alaska e con protagonista Robin Williams. Un uomo in difficoltà finanziarie e per di più con una moglie che potremmo definire completamente matta, decide di provare a riscuotere l'assicurazione sulla vita del fratello, scomparso oramai da cinque anni. Si ritroverà letteralmente accerchiato da due strambi malviventi, un ostinato perito assicurativo e dallo stesso fratello (al solito un grandissimo Woody Harrelson) che è letteralmente fuori di testa e ricompare sulle scene dopo aver letto sul giornale di quello che sarebbe il suo decesso. Sicuramente divertente. Una menzione meritoria per le musiche, che sono di Mark Mothersbaugh dei Devo.
Matthew Chapman: The Ledge
File Video Mi manca ★★
A man (Gavin) who lost his wife and his daughter started into meeting Shana, a woman married with a fanatic catholic religious, who tries to introduce him and his friend Chris into the cult of God. Soon Gavin and Shana relationship get discovered and some circumstances need Gavin to get him throwing down from the roof of a building in the centre of the city. A policeman, Hollis, who is in a not good period of his life, tries to stop him to kille himself. The two started a conversation reflecting one into the life of the other. Narrated via the flash-backs of the two main characters, 'The Ledge' it's a dramatic movie with didascalic contents and that invites the audience to some reflections about life and about love and all the kind of relationship between people. Well directed, the plot it does work, but probably I guess there was the opportunity to dare much than actually was done.
Michael Gira: I Am Not This
File Audio Ce l'ho ★★★
Disco a edizione limitata pubblicato in occasione del solo tour di Gira nel 2016. Contiene alcune reinterpretrazioni di sue vecchie canzoni (come solista, oppure con gli Swans, Angels of Light...) e alcune versioni live. Più bello e significativo di una qualsiasi raccolta.
Michael Tolkin: Jerry Was A Man
File Video Mi manca ★★★★
Tratto da un racconto del gigantesco Robert A. Heinlein e diretto da Michael Tolkin e con la presenza nel cast di Malcolm McDowell, Anne Heche e Jason Diablo nel ruolo dell'androide 'Jerry', è sicuramente il migliore tra i capitoli della sfortunata esperienza dei 'Masters of Science Fiction'. La storia è quella dell'androide Jerry. Nato e costruito per scopi militari come fantoccio 'antimine', questo viene salvato dalla rottamazione dalla ricca e insoddisfatta Martha Von Vogel in quello che sarà un assurdo processo nel quale si cercherà di dimostrare la sua umanità e indipendenza come essere umano senziente. Una specie di farsa, al limite del grottesco e al termine della quale Jerry si rivelerà effettivamente in possesso di una umanità e cioè di quelle che sono le peggiori qualità del genere umano.
Minor Victories: Minor Victories
File Audio Ce l'ho ★★
Primo disco del supergruppo composto da Rachel Goswell (Slowdive), Stuart Braithwaite (Mogwai) e Justin Lockey degli Editors con l'aggiunta del fratello di quest'ultimo, il film-maker James Lockey, il cui contributo oltre che come musicista, sarà anche quello di dare un aspetto 'visuale' all'intero progetto. Al disco collaborano anche come guest Mark Kozelek ('For You Always) e James Graham dei Twilight Sad (Scattered Ashes - Song For Richard). Il progetto ha chiaramente una qualche ispirazione di tipo cinematografico, il disco si apre in effetti con delle sonorità tipicamente shoegaze per subire un calo di tono e infine divenire a tutti gli effetti una specie di colonna sonora emozionale. Non mi ha entusiasmato in modo particolare, forse perché troppo etereo, ma è un lavoro ben fatto e sicuramente più che ascoltabile.
Mitchell Lichtenstein: Teeth
File Video Mi manca ★★
Una commedia nera, un film dell'orrore, un incubo. Una ragazza, portavoce di un gruppo di astinenza sessuale, possiede in realtà quella che secondo la mitologia sarebbe nota come, 'vagina dentata' (come si fa a non pensare al Dr. Adder di K. W. Jeter). Tra simbologia e humour nero, riflessioni su questioni di natura etica e religiosa, un film che va preso sul serio solo fino a un certo punto per evitare di lasciarsi prendere dal panico e da complessi di castrazione.
Mountains: Centralia
File Audio Ce l'ho ★★★★
Bellissimo disco di musica dronica e elettronica sperimentale pubblicato dal duo formato da Brendon Anderegg e Koen Holtkamp nel 2013 via Thrill Jockey Records. Non sono un grande appassionato del genere, di solito, ma non posso fare a meno che considerare questo disco come una delle migliori lunghe session di musica ambient io abbia mai ascoltato. Particolarmente ispirato, l'ascolto per forza prolungato ti trascina su una dimensione continentale ideale tra quello che può essere il mito di Atlantide e l'età delle grandi esplorazioni e prima di conoscere ogni singolo metro quadrato del nostro pianeta. Un viaggio che praticamente puoi compiere solo dentro la tua testa.
Mrs. Magician: Bermuda
File Audio Non la voglio ★
Prodotto da John Reis, 'Bermuda' è il secondo LP dei Mrs. Magician, band di San Diego che si ispira deliberatamente al rock and roll degli anni sessanta e con qualche influenza del power pop anni '80 e qualche rimando a sonorità Elephant 6 nei passaggi più sperimentali e psichedelici. Disco sicuramente molto ascoltabile e pieno di riff catchy e sonorità garage e surf rock. Molto 'poppy' e a tratti fa pensare anche a qualche band del filone cosiddetto neo-wave e garage/pop UK post-2000. Non mi ha entusiasmato sinceramente, ma parliamo ovviamente anche di quelle che sono le mie preferenze musicali nell'ascolto.
Mugstar / The Cosmic Dead: Split 12''
File Audio Ce l'ho ★★★
Split rilasciato nel 2014 su 12'' tra due delle band heavy-psych più quotate nel panorama musicale UK, cioè i Mugstar e i Cosmic Dead. Un incontro tra due band che del resto hanno moltissimo in comune e che qui mostrano alternativamente le loro skills in materia di space music e psichedelia kraut. Bella la copertina, che fa il verso a quella di 'Goo' dei Sonic Youth, quella famosissima realizzata da Raymond Pettibon dei Black Flag e ispirata a una foto del 1966 raffigurante Maureen Hindley e David Smith mentre guidano per andare a testimoniare contro Myra Hindley e Ian Brady, i due serial killer dei celebri 'Moor Murders'.
Neil Young: Harvest
File Audio Ce l'ho ★★★★
Da molti considerato il capolavoro di Neil Young e il momento più alto della sua lunghissima carriera. Disco a tratti monumentale nei toni e negli arrangiamenti ('A Man Needs A Maid' e 'There's a World', entrambe registrate con la London Symphony Orchestra) e pieno di collaborazioni celebri tra cui gli immancabili Crosby, Stills e Nash; James Taylor ('Old Man') e Linda Ronstadt. Contiene alcuni dei brani più celebri di Young, tra cui 'Heart of Gold', la stessa 'Old Man', 'Alabama', la title-track 'Harvest'. Il fatto che il brano che io preferisca del lotto, oltre la traccia di apertura 'Out On the Weekend', sia 'Words (Between The Lines of Age)' spiega probablimente perché non è il mio episodio preferito all'interno della sua discografia. Questo disco qui è una pietra miliare e va bene, ma io la mancanza della potenza impetuosa e folle del 'cavallo' ce la sento tutta.
Niccolò Fabi: Una somma di piccole cose
File Audio Ce l'ho ★★★★
Non avevo mai ascoltato nulla della sua produzione solista, ma avevo sempre guardato con simpatia a questo cantautore. Ho ascoltato questo disco più per curiosità che altro e ne sono stato colpito molto positivamente, tanto che lo considero uno dei migliori dischi di musica cantautorale italiana più o meno recente io abbia ascoltato nell'ultimo periodo. Alcune tracce mi hanno fatto pensare ai migliori episodi dei Perturbazione ('Ha perso la città', 'Facciamo finta', 'Una mano sugli occhi'), altre rimandano inevitabilmente alla tradizione cantautorale italica e autori fondamentali come De Gregori (penso a 'Vince chi molla'), ma in realtà tutto è comunque soprattutto farina del suo sacco, da 'Una somma di piccole cose' a 'Le cose non si mettono bene', 'Le chiavi di casa', e segno di una maturità artistica che penso sia oramai cosa riconosciuta.
  • sotomayor
    25 giu 16
    @[SleepTwitch], mi pare che lo avessi recensito tu a suo tempo: ebbene, finalmente lo ho ascoltato e mi è piaciuto. Grazie della dritta. ;)
  • SleepTwitch
    25 giu 16
    "Sei il benvenuto!" Italianizzazioni a parte, mi fa piacere! ;)
  • sotomayor
    25 giu 16
    Cosa intendi con italianizzazioni a parte? :) Comunque, ora non mi ricordo, ma questo disco come lo considereresti all'interno della sua discografia? Una specie di summa, o potrei aspettarmi altre cose così positive anche da altri dischi?
  • SleepTwitch
    25 giu 16
    "Sei il benvenuto" è l'italianizzazione di "You are welcome" =) Comunque, dischi interi di Fabi non ne ho mai ascoltati, fatta eccezione per questo, posso dire che agli esordi i suoi singoli erano molto più radiofonici e POPolari. Per esempio questa: ai tempi mi sconvolse per l'uso dei verbi, se consideri che in quell'anno (2000) uno dei singoli più venduti era "Vamos a bailar" di Paola e Chiara!!! ;)
  • sotomayor
    25 giu 16
    Scusa, non avevo capito il commento. ;) Be', sì, conosco anche questa canzone che mi hai linkato in effetti, come altri dei suoi singoli più famosi a partire dalla canzone sui capelli, che forse fu la causa di una rottura insanabile tra me e lui a causa della mia già allora incipiente calvizie. Farò qualche ricerca sul web comunque.

    Comunque il solo ricordo di 'Vamos a bailar' suscita in me immediate erezioni. Ma per questo rimanderei alla recensione in homepage di @[minogue83].
  • SleepTwitch
    25 giu 16
    Ahahahah... dovrei approfondire anch'io Fabi dal 2000 in poi... il fatto che non passava tanto in radio era forse un indice di maggiore qualità? Lo scopriremo solo ascoltando!
    Molto probabilmente confondi con "Kamasutra" ma, a me, la loro visione non suscita un bel niente!
  • sotomayor
    25 giu 16
    Va be', mi riferivo per lo più all'impatto visivo suscitato dalle due grandissime artiste Paola&Chiara. Anche 'Kamasutra' ovviamente ebbe una sua funzione durante quegli anni dell'adolescenza. Chiaro. Il fatto la loro visione non scusciti in te nulla, ti evita di avere dubbi sulla tua sessualità, considerala una gran cosa, cioè almeno hai un punto fermo cui attaccarti. ;)

    Non ti saprei dire sui passaggi in radio. In generale ascoltavo molto la radio durante quegli anni, in particolare la mattina in bagno per cercare inutilmente di svegliarmi prima di andare a scuola; la sera tardi, quando dovevo studiare perché non avevo combinato nulla tutto il giorno. Alla fine passavano sempre la stessa roba e trovavo più interessante ascoltare discussioni su roba tipo Radio Radicale o Radio Maria, avevano contenuti più psichedelici.

    A parte questo, in generale, non lo so, sono poco interessato oggi alle singole canzoni o a qualche cosa come i video. Se posso, recupero direttamente un intero disco, ma pure perché ascolto un sacco di cose e se non procedo con un ascolto ripetuto, non mi rimane praticamente niente. Sono abbastanza insensibile a un primo ascolto diciamo. Che non è una bella cosa, chiaramente.
  • SleepTwitch
    25 giu 16
    Ahahahah!!! Ti capisco... il primo ascolto è problematico anche per me! ("a parte qualche significativa eccezione" cit.)
  • sotomayor
    25 giu 16
    Ma è che in pratica non ascolto mai musica e basta. Faccio sempre anche qualcos'altro intanto, quindi penso che sia inevitabile succeda così. Invidio quelli che si siedono e ascoltano musica e basta. Così come quelli che si siedono e fumano una sigaretta e basta. Quella è gente che sa che significa veramente godere della vita. Io no. Va be'.
Seth Rogen mi è un sacco simpatico e la sua presenza mi spinge a vedere anche film che so sin dal principio essere completamente inutili come questo. Che è praticamente il sequel di 'Bad Neighbors' e di cui ha praticamente la stessa trama, con la differenza che qui invece che di una 'fratellanza' i coniugi Radner avranno a che fare con una 'sorellanza'. Nel cast di nuovo Rose Byrne e Zac Efron, oltre che l'altra stellina del cinema USA, la graziosa Chloe Grace Moretz. Non lo so, non ne suggerisco la visione, bisogna ammettere che sicuramente ci sono modi migliori per spegnere il cervello.
Nicolas Winding Refn: The Neon Demon
Nastro Video Mi manca ★★★★
Secondo me è una specie di seguito ideale di 'Only God Forgives' anche se le storie sono ovviamente differenti. Entrambi i film hanno in qualche modo a che fare con l'innocenza e come a questa in qualche modo segua in maniera quasi naturale e conseguenziale la violenza e l'orrore inteso in tutte le sue forme possibili. Come se le due cose fossero in qualche modo necessariamente due facce di una stessa medaglia. Un thriller psicologico riuscito e pieno di scene cariche di simbolismi con la sempre più luminosa stellina Elle Fanning (nel cast c'è anche Keanu Reeves) nel ruolo di protagonista e le musiche di Cliff Martinez che sono molto più che una vera e colonna sonora, ma che nella loro essenza contribuiscono in modo sostanziale ai contenuti visionari e allucinati del film.
Nima Nourizadeh: American Ultra
File Video Non la voglio ★
Film di Nima Nourizadeh inquadrabile nel genere della action comedy e sceneggiato dal figlio di John Landis, Max. Protagonista è Jesse Eisenberg, presentato come un giovane sfaccendato e che invece si scopre essere una specie di 'macchina da guerra' opera di un piano segreto della CIA e a sua stessa insaputa. A tratti è un film anche simpatico (nel cast anche il sempre bravissimo John Leguizamo oltre Bill Pulmann) ma francamente l'ho trovato troppo confusionario e diretto male. Piacerà comunque a tutti gli appassionati al genere fumettistico, di cui riprende alcuni elementi e atmosfere.
Nina Hagen Band: Unbehagen
File Audio Ce l'ho ★
Secondo disco della Nina Hagen Band. Artista sicuramente eccentrica e particolare, forse anche anticipatrice sui tempi rispetto a quelli che saranno nomi più noti per quello che riguarda il punk e in particolare gli sviluppi di una certa musica wave negli anni ottanta. Il sound rispecchia quello che era il suo look e una certa estetica berlinese negli ambienti alternative di quegli anni e seguenti: aggressiva e scomposta, teatrale e allo stesso tempo decadente. Non è il mio genere, ma gli amanti di una certa wave potrebbero sicuramente trovare questo disco qualche cosa di interessante.
  • sotomayor
    7 giu 16
    @[Psychopathia], non posso sicuramente dire che mi abbia fatto impazzire e forse neppure che il disco mi sia piaciuto. Ma ti ringrazio comunque per il suggerimento e per avermi fatto colmare questa lacuna. L'ho trovata sicuramente un'artista interessante e particolare e magari da approfondire pure per il contesto storico e culturale.
  • Psychopathia
    7 giu 16
    rispetto le tue preferenze, come giá discutemmo. per me il voto sarebbe 3, 5. non tanto per dissentire da te quanto per chiarire che alla fine nina hagen non é né imprescindibile né geniale. peró io amo certe sonoritá e in un certo senso mi nutro anche di dischi che pur non cambiando molto le cose, mi danno un pó di piacere nell'ascolto :)
  • sotomayor
    7 giu 16
    Niente da dire. Al solito il mio è un voto puramente soggettivo. Le riflessioni poi su quelle che possono essere le doti di un artista sono qualche cosa che può essere al di là del mio gradimento. Non è imprescindibile o geniale, e sono d'accordo con te, ma come ho scritto è sicuramente in qualche modo eccentrica e dotata di grande personalità, questo è evidente. Il tuo dissenso ci potrebbe pure stare comunque, ma preferirei chiamarlo confronto a sto punto. ;)
Oliver Stone: Savages
File Video Non la voglio ★
Opera ultima (al momento) di Oliver Stone e tratto da un romanzo di Don Winslow (autore pure della sceneggiatura), il film racconta nella bellissima ambientazione californiana, delle vicissitudini di un trio di giovani spacciatori di marijuana che entrano in contrasto con uno dei cartelli della droga più grossi del vicino Messico. Stone cerca di colpire lo spettatore con quelle che possono essere considerate scene di violenza molto forti alternato all'interesse anche erotico per il triangolo composto dai tre protagonisti, Chon, Ben e la bellissima O, ma nessuna delle due cose funziona particolarmente. Forse la cosa più interessante sono gli intrecci che in qualche modo comunque tengono, e una recitazione apparentemente modesta, ma invece no, di un ottimo John Travolta.

#brillantina #savages #oliverstone #sessoatre #droga
  • fare direttamente la recensione...?
  • sotomayor
    9 mag 16
    Devo dire che non è stato un film i cui temi mi siano interessati al punto da volerlo recensire. Così mi sono limitato a poche righe, se non altro per dare un'idea a chi legge e anche per ricordarmi io stesso di che cosa si tratti, dato che in pratica dimentico sempre tutto. :)
Ondi Timoner: Dig!
File Video Mi manca ★★★
Film-documentario di Ondi Timoner (premiato al Sundance Film Festival nel 2004) che documenta attraverso gli anni la parabola dei Dandy Warhols e i Brian Jonestown Massacre di Anton Newcombe. Dei primi viene documentata l'ascesa e il conseguimento di risultati importanti in termini di dischi venduti e di pubblico, il secondo viene per lo più mostrato come una figura eccentrica e decadente, estrema nei suoi comportamenti e autodistruttiva. Il documentario ha contribuito a dare una certa notorietà al gruppo di Anton, ma egli stesso ha più volte definito 'Dig!' come spazzatura perché nella pratica il contenuto del documentario devia dalla ragione principale e cioè la musica per diventare in qualche modo 'fiction'. La visione è comunque suggerita: parliamo sempre di un'ora e mezza-due ore in compagnia di due delle più grandi band degli ultimi venti-trent'anni.

#levitation
Os Mutantes: Mutantes
File Audio Ce l'ho ★★★
Less influenced by British psychedelia than the first album, 'Mutantes' it is on the other hand much more kaleidoscopicic ('Dom Quixote', 'Dois mile e um') and tropicalist. Os Mutantes reinforce their humouristic approach and go on experimenting and mixing different genres. A sort of psychedelic cabaret, a theatrical performance in sound in which you could hear the echo of the lucid madness of the writing of an artist like Donovan ('Nao va se perder por ai'), some evocative episodes like 'Fuga No. II' and good pop ballads like 'Qualquer bobagem', 'Caminhante noturna'. There's also a their own personal revisitation of the Italian pop song 'Tintarella di Luna'. In the end, you will probably consider that there're too much things into this record, but listening to it you don't care at all and this is just because it works. That's the magic of the sound of this band.
Os Mutantes: Jardim Elétrico
File Audio Ce l'ho ★★
When 'Jardim Elétrico' was out (1971) the world of music was changing. The dreamy and experimental sixties psychedelia era was in practice come to an end and so also Os Mutantes changed and evolved their sound. The album it is much less experimental and unpredictable than the previously releases and it sounds some way more 'institutional' so than you could collocate it in what it could actually be defined a pop-rock seventies genre categorie. 'Tecnicolor', 'Benvinda', 'Lady, Lady' are probably the best episodes of the album. 'Virginia' is still influenced by the Sgt Pepper's Beatles, while 'Saravà' and the title-track are in practice episodes of acid progressive music. It remains there and there the tropicalist background of the band, for example in 'Baby', but we're distant from the crazy and kaleidoscopic psychedelia of the first two albums.
Os Mutantes: Os Mutantes
File Audio Ce l'ho ★★★★
Primo disco del più influente gruppo musicale brasiliano di musica rock psichedelica. Parte del movimento 'Tropicalia' e formato inizialmente dai fratelli Baptista e la carismatica Rita Lee, il disco è sin dalle prime battute ('Panis et circences', 'A minha menina') una esplosione caleidoscopica che mescola i colori tipici della musica brasiliana alla psichedelia britannica degli anni sessanta di marca Beatles e Pink Floyd. Il disco prosegue con tracce in cui la bilancia pende a volte verso un orientamento più tropicalista ('Adeus Maria Fulo', 'Premier bonheur du jour') altre volte più british come in 'Baby' oppure 'Ave Genghis Khan' che a tratti sembrerebbe uscire direttamente da 'The Piper at the Gates of Dawn' di Barrett e compagni. Vanno a colmare una mia grossa lacuna sia per quello che riguarda la musica brasiliana che quella psichedelica degli anni sessanta.
  • sotomayor
    10 lug 16
    Un poco alla volta me li sparo tutti, caro @[lector]. Che dire, come puoi leggere da queste poche righe, sono rimasto molto positivamente colpito. Devo dire che in particolare l'attacco con le prime due tracce, mi stende proprio: semplicemente fantastico. Ti avevo promesso un bel mattone in forma privata, in quanto mio mentore in materia musicale, ti tocca tirarmi fuori pure dalla merda magari. :) Scherzi a parte, più tardi ti regalo due righe.
  • sotomayor
    10 lug 16
    Comunque sto recuperando anche gli altri due LP con Rita Lee. Da quello che mi avevi segnalato e da quello che ho letto in giro, dopo il suo abbandono, il gruppo ebbe una svolta progressive che non credo dovrebbe interessarmi più di tanto.
  • lector
    10 lug 16
    Si, i primi tre sono quelli indispensabili.
Paul Burch: Meridian Rising
File Audio Non la voglio ★
Il disco (venti tracce) è una autobiografia immaginaria del leggendario James Charles 'Jimmie' Rodgers, noto anche come 'The Singing Brakeman', 'The Blue Yodeler' e 'Father of Country Music'. Figura in qualche modo seminale per quello ch eriguarda il country ed il country folk. Ma Rodgers moriva nel 1933, era un bianco e il suo sound era inevitabilmente condizionato e calato nella realtà dei suoi tempi e il tentativo di Paul Burch, visto pure nell'ottica autobiografica richiamata, non fa altro che rendere questo lavoro obsoleto, inascoltabile, persino irritante.