Grazie al solito mitico produttore Guy Stevens (quello dei Clash, tanto per essere chiari), quei due matti di Michael English e Nigel Waymouth si ravvedono in parte per quello che riguarda quella allegoria estrema e quasi carnevalesca, caleidoscopica e quella evanescenza da lsd del primo lavoro e registrano questo secondo disco con la solita tornata di innumerevoli guest e partecipazioni - tra cui quella del mitico Brian Jones. Gode di meno fama e celebrità del suo predecessore, ma in verità è uno dei migliori della psichedelia britannica di quegli anni e questo anche in virtù della maggiore compiutezza. È un lavoro più elettrico, che guarda più o meno consapevolmente alla psichedelia texana di quegli anni che all'immaginario orientale e quindi in qualche modo per quel momento storico 'fuori moda', e invece è un grande disco.

#levitation
È impossibile cercare di dare una definizione precisa a questo lavoro, un capitolo fondamentale (portante) nella storia della psichedelia britannica, che prende il via da Michael English e Nigel Waymouth, due artisti a tutto tondo, impegnati sia nel campo musicale che in quello grafico. Il disco è una multiforme allegoria tra le sperimentazioni psichedeliche british di Beatles e Rolling Stones e quelli che saranno gli episodi più acidi del kraut-rock. Fondamentale il contributo del produttore Guy Stevens, che è praticamente una leggenda nel panorama musicale britannico degli anni sessanta-settanta. Volutamente, sfrenatamente indefinibile.

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Heaters: Holy Water Pool
File Audio Ce l'ho ★★★★
Bellissimo e sorprendente album d'esordio di questa band del Michigan, uscito alla fine del 2015 sulla solita etichetta psych, 'Beyond Beyond is Beyond Records' (quella di Myrrors, Kikagaku Moyo e Jeffertitti's Nile, per intenderci). Psichedelia garage freschissima da ascoltare e riascoltare.
Hey Colossus: Radio Static High
File Audio Non la voglio ★
Non riesco a capire dove vogliano andare a parare. Un disco dove la confusione regna sovrana. Probabilmente vogliono in qualche maniera emulare la folle genialità di una band come i Clinic, ma - ammesso sia così - siamo lontani dal raggiungere un risultato anche solo prossimo a quello ricercato.