Kasper Barfoed: Sommeren '92
File Video Mi manca ★★★
Giustamente guardato nei giorni successivi la fine di Euro 2016. Il film di Kasper Barfoed ricostruisce quella che fu la incredibile parabola della Nazionale danese (ripescata dopo l'esclusione della Yugoslavia) ai campionati europei di Svezia del 1992. È la storia in particolare dell'allenatore Richard Moller Nielsen, morto nel 2014 e cui il film è idealmente dedicato, e di come riuscì a vincere lo scetticismo dei tifosi e dei suoi stessi giocatori, tra i quali l'intransingente Brian Laudrup. Dentro ci sono ovviamente le storie di Peter Schmeichel, Flemming Povlsen, John 'Faxe' Jensen e ovviamente quella dell'eroe degli eroi Kim Vilfort, autore del secondo goal in finale e alle prese con la figlia malata di leucemia e che purtroppo morirà poche settimane dopo la fine del torneo. Bello e leggero, senza nessuna pretesa di essere drammatico o per forza commovente.
Kevin Connolly: Gardener of Eden
File Video Mi manca ★★★
Sulla scia di tematiche già trattate dal cinema a partire da 'Taxi Driver' oppure dall'italianissimo, 'Il giocattolo', per finire con tutta la serie de 'Il giustiziere della notte' con Charles Bronson, questo film tratta di un ragazzo come tanti, sbandato, cacciato dal college e di casa dai genitori, che per una pura casualità commette un atto eroico. Che gli cambia la vita. Che fa scattare nella sua testa l'idea che l'unico modo per poter migliorare se stesso e la società in cui vive sia dato dalla violenza o - meglio - da quella che definisce 'giustizia'. Ma come sempre il concetto di giustizia prevede una definizione troppo ampia per essere colta e comunque coltivata da una singola persona. Bello. Forse è un po' debole il finale.
Kikagaku Moyo: Forest of Lost Children
File Audio Ce l'ho ★★★
Forse il disco più celebre della psych-band di Tokyo, Giappone. Pubblicato originalmente nel 2014 su Beyond Beyond is Beyond Records, è diventato una specie di oggetto di culto ed è stato già ristampato tre volte. Complesso votato a sonorità psichedeliche particolarmente acide e allo stesso tempo vintage con rimando al rock degli anni settanta. Alcuni episodi come 'Smoke and Mirrors' e 'White Moon' sono praticamente dei capolavori del genere.

#levitation
Credo sia il quarto disco rilasciato da questa band di pazzi australiani nel giro di soli 18 mesi. Quattro dischi che tra le altre cose sono tutti quanti in qualche modo diversi dall'altro come struttura e come concept e anche come fruibilità d'ascolto. In questo quadro, 'Nonagon Infinity' (Heavenly Recordings) si configura come un capitolo acido e dai ritmi frenetici. È un disco rumoroso e con alcuni riff suonati alla velocità della luce e un certo retrogusto garage. Secondo me sono difficili da inquadrare e da definire (se non come un collettivo di sfrenati cazzoni) ma del resto ritengo sia proprio questa la loro forza principale. Sono sempre pronti a sconvolgere l'ascoltatore e questa è una qualità, un pregio che hanno pochi.