Salman Rushdie: Midnight's Children
Cartaceo Ce l'ho ★★★
I 'figli della mezzanotte' di Salman Rushdie sono tutti i bambini nati il 15 agosto 1947 allo scoccare della mezzanotte, praticamente nello stesso momento in cui l'India proclamò la propria indipendenza. Questi bambini possiedono tutti doti straordinarie e dei poteri magici e sovrannaturali. Lo stesso vale anche per Saleem Sinai, il protagonista del racconto e anche narratore della storia. Un racconto che viaggia attraverso i fatti storici del proprio paese in maniera allucinata e visionaria e dove le vicende del protagonista si mescolano a quelle della stessa India fino a coincidere in una cosa sola. Opera ricca di contenuti e di spunti, e con qualche alto e basso nel ritmo della narrazione, ma come potrebbe essere altrimenti quando si racconta la storia di quella parte del mondo dalla fine dell'ottocento e fino agli anni settanta del secolo scorso?
Sami Yusuf: Barakah
File Audio Ce l'ho ★
Disco pubblicato via Andante Records di questo cantautore e musicista britannico, ma nato a Teheran in Iran. Musicista e polistrumentista, il disco fa parte di una serie di registrazioni definite come 'Spiritique Collection' e di cui costituisce il primo volume. Le canzoni sono per lo più ispirate a sonorità della musica folk iraniana e dell'Azerbaigian e contengono temi di natura religiosa e derivanti dalla tradizione islamica. Gli arrangiamenti sono molto particolari ed evocativi, mentre le atmosfere così come i toni sono molto oscuri e solenni, forse anche troppo, tanto che parlare di 'musica sacra' in questo caso non sarebbe poi così sbagliato. Non lo è.
  • lector
    23 mag 16
    Perché solo una stella?
  • sotomayor
    23 mag 16
    Lector, perché mi aspettavo di più. Invece è un lavoro veramente ben fatto, arrangiamenti pregevoli e molto stilosi, lo suggerisco anche, però le atmosfere nel complesso sono troppo cupe, oscure, non sono rimasto colpito positivamente. Come se avesse dei contenuti negativi. Non ci ho visto quella ispirazione 'sufi' che speravo di trovarvi.
  • lector
    23 mag 16
    Ricorda che lui è, in fondo, britannico: il suo è sempre e comunque lo sguardo di uno straniero con in più il dolore delle radici disvelte.
  • sotomayor
    23 mag 16
    Lui è un grande artista, le sue qualità sono indubbie e, manco a dirtelo, non sono critico affatto per l'orientamento e i riferimenti alla religione islamica, che rispetto profondamente e di cui sarei anche in qualche modo fedele non praticante. Nel senso che leggo molto il corano, pure non essendo religioso, la trovo una lettura brillante e in generale rispetto ogni tipo di cultura e di religione. Non mi sono semplicemente piaciute le atmosfere che si sono venute a creare. Però sono curioso per quelli che saranno le altre pubblicazioni di questa serie di registrazioni che cercherò di seguire: questa è solo la prima.
SBTRKT: Save Yourself
File Audio Ce l'ho ★★★★
Rilasciato a sorpresa e in streaming integrale via YouTube il 25 marzo scorso. Con il contributo e la collaborazione di amici e altri artisti (The-Dream, DRAM, Sampha), il dj e produttore londinese mette a segno un altro colpo importante per il genere dubstep e con quella solita mescolanza con il soul e l'alternative r&b. Il disco è una fotografia di come vede il mondo in questo momento con attenzione ai grandi temi ma pure a quelle che sono le piccole cose della nostra vita quotidiana. Non userei la parola 'sofferto', ma lo stesso titolo del resto, 'Save Yourself', sottolinea comunque quella che definirei come una certa una certa urgenza non solo creativa.
  • Insect_Reject
    4 mag 16
    Buon lavoro, ma non all'altezza di 'Wonder Where We Land' che, a sua volta, non era all'altezza del primo, ottimo, omonimo. Poche "bangers" ('I feel your pain', 'Bury you'), e ci avrei scommesso che la canzone più riuscita (imo) è quella con il solito Sampha.
  • sotomayor
    5 mag 16
    Nel complesso hai ragione e in effetti si tratta di qualche cosa di in qualche modo improvvisato, per sua stessa ammissione, diciamo che lo si potrebbe pure definire un EP. Devo dire che lo ho comunque trovato veramente piacevole, mi ha colpito positivamente al primo ascolto. Forse proprio per questo senso di immediatezza che evidentemente è riuscito a trasmettermi.
Sexwitch: Sexwitch
File Audio Ce l'ho ★★★★
Interessantissimo progetto nato dalla collaborazione tra i Toy e Natasha Khan aka Bat for Lashes, due artisti che per la verità solitamente non amo particolarmente. Con la produzione di Dan Carey, il complesso reinterpreta qui sei brani della psichedelia folk di Iran, Marocco, Thailandia e Stati Uniti degli anni settanta. Il risultato è un disco dalle sonorità ipnotiche, groove krautrock e vocalismi eterei e ossessivi. Ricorda in parte quello che fanno i Goat anche se forse qui c'è una maggiore ricerca anche di sonorità e atmosfere in qualche modo vintage.

#levitation
Shane Black: The Nice Guys
File Video Mi manca ★★★
Siamo a Los Angeles nel 1977 e un investigatore privato (Ryan Gosling) e quello che si potrebbe definire a tutti gli effetti un picchiatore (Russell Crowe) indagano sulla scomparsa di una ragazza ritrovandosi ben presto implicati in qualche cosa che ha a che fare con il mondo dei gangster e della pornografia, oltre che la politica e il dipartimento di giustizia. Una commedia divertente più che un vero e proprio thriller o un film d'azione e che proprio negli elementi della commedia ha i suoi punti di forza. Bello, finché giustamente disimpegnato e non pretende di divenire qualcosa di diverso e allora di già visto troppe e troppe volte.
Dramma diretto da Shari Springer Bergman e Robert Pulcini con Ethan Hawke tra gli attori presenti nel cast. Ci sono un sacco di elementi che potrebbero far venire fuori un gran film: il rock and roll e soprattutto la musica dei Replacements, ci sono il punk e l'hardcore e ci sono le droghe e il disagio giovanile, c'è una giovane ragazza incinta e un ragazzo insicuro e difficile che si trova ad affrontare situazioni più grandi di lui. Però il film secondo me non funziona come dovrebbe e potrebbe. Forse c'è troppa carne a cuocere.
Shawn James: On the Shoulders of Giants
File Audio Ce l'ho ★★★★★
Questo ragazzo è posseduto dal sacro fuoco della musica blues. Quegli stessi demoni che hanno infettato nel tempo Son House, Robert Johnson, Blind Lemon Jefferson e soprattutto Howlin' Wolf, che in qualche modo Shawn James ricorda per questa sua voce allo stesso tempo coinvolgente e in qualche maniera aggressiva, gutturale come il ringhiare di un grosso orso delle montagne rocciose. Registrato ai leggendari Sun Studios di Memphis nel Tennnessee, 'On the Shoulder of Giants' è un disco che contempera le spinte soul e quelle più aggressive e acide dei riverberi della musica blues più oscura, uno dei migliori dischi 'americani' io abbia ascoltato quest'anno.
Spain: Carolina
File Audio Ce l'ho ★★★
Il precedente disco di Josh Haden e degli Spain, 'Sargent Place', mi aveva colpito molto positivamente e questo nonostante una fredda risposta da parte di pubblico e critica e il conseguente reimpasto operato da Haden che ha praticamente cambiato tutti gli interpreti e musicisti della band. Il risultato di questi cambiamenti è 'Carolina', che si può definire un disco ineccepibile sotto gli aspetti puramente tecnici e gli arrangiamenti, ma in cui manca evidentemente quelli che possono essere dei 'colpi' che scuotano in qualche modo l'ascoltatore. Resta comunque un buon disco, chiariamoci: la conferma del grande stile e classe di una delle band forse cui sono stati tributati meno riconoscimenti di quanti ne sarebbero invece spettati negli ultimi vent'anni.
Ultimo capitolo della più famosa serie di gestionali calcistici sviluppata da Sports Interactive. Il gioco è stato rinnovato in alcuni particolari grafici ed è stata aggiunta la modalità 'touch'. Sempre più ricco di dettagli e di dati statistici, il videogiocatore vive praticamente una esperienza virtuale completa. Gli aspetti da curare sono veramente tantissimi e così tanti che secondo me è stato oltrepassato il limite tra puro intrattenimento e qualche cosa che abbia un carattere di natura ossessivo e non vedo francamente come si possa ritornare indietro in tal senso e questo è un dato che rende difficile dare una valutazione complessiva. Sempre aggiornatissimo il database e eccellente il lavoro di scouting che i tifosi da tastiera considerano fondamentale per quelli che ritengono dovrebbero essere i colpi di mercato potenziali per la propria squadra del cuore.
Steven Brill: The Do-Over
File Video Mi manca ★★
Questo film è un ibrido. In bilico tra quella che potrebbe essere anche una black comedy a tratti brillante e con qualche spunto interessante e quello che si potrebbe definire invece il tipico solito già visto film di Adam Sandler. Di cui voglio anche non essere un detrattore, ma mi rendo conto che senza quelle che sono delle inevitabili cadute di stile, questo avrebbe potuto essere anche un buon film di intrattenimento. Action comedy invece con alti e molti bassi e che vede protagonisti Sandler e il suo amico David Spade, che a seguito di circostanze più o meno rocambolesche, si ritrovano al centro di un complotto e di uno scontro contro i poteri forti delle case farmaceutiche intenzionate a frenare la diffusione di quella che sarebbe una nuova e risolutiva cura per il cancro. Lieto fine prevedibile, come da copione.
Sundays & Cybele: Heaven
File Audio Ce l'ho ★★★★
LP (molto bello) di questa band garage-psichedelica proveniente da Tokyo, Giappone. Uscito via la solita brillante etichetta Beyond Beyond Is Beyond Records, il sound della band si può definire allo stesso tempo come elettrico ('Empty Seas') e caleidoscopico ('Almost Heaven', 'Hinagiku'). Il disco si lascia ascoltare con piacere e per questo è adatto anche ad ascoltatori che non sono troppo addentro al genere psichedelico. Tra i Velvet Underground più rock and roll e il revival della musica psichedelica, non manca ovviamente qualche accenno, negli atteggiamenti, di quella che potremmo definire pop-art orientale mixata a colonne sonore vintage di cartoni animati giapponesi.

#levitation
Swans: The Glowing Man
File Audio Ce l'ho ★★★
'The Glowing Man' chiude praticamente una vera e propria epoca per quello che riguarda la storia degli Swans. Subito dopo l'uscita del disco, Michael Gira ha annunciato che questo sarà l'ultimo disco registrato con l'attuale formazione (che ha messo in piedi nel 2009) e che dopo il tour scioglierà i ranghi per ripartire da zero. Il disco comunque si allinea alle ultime produzioni della band ed è un'altra opera che definirei in qualche maniera sontuosa, elefantiaca e in qualche maniera smisurata. Un doppio album e di cui gli spunti migliori sono secondo me tutti nella prima parte. Anche se è chiaramente lecito domandarsi se questa sensazione non sia dovuta a quello che è un mio personale sfinimento davanti a queste lunghe sessioni di musica dronica e noise e distruttiva. Non amo gli Swans probabilmente, ma sono ovviamente molto felice che ci siano e che ci saranno ancora.