Di solito si scrive una recensione per parlare,riflettere, esporsi. Si valorizza ciò che piace, si distrugge ciò che ci disgusta, si parla di tutto il resto. Il tutto deve essere retto da uno spirito critico per evitare che lo scritto stesso perda di valore e diventi una menata fine a se stessa. Nel mio caso, il rischio di finire relegato nel girone degli inconcludenti è concreto, questa non è recensione ma PROPAGANDA.
Che cos'è One Piece?
One Piece è un manga scritto e disegnato dal manganaka giapponese Eiichiro Oda, pubblicato regolarmente a partire dal 1997 sulla rivista Shonen Jump, tutt'ora in corso d'opera. L'autore si era prefissato di terminare il tutto entro cinque anni ma non è stato proprio possibile. La creatività di quest'uomo è talmente straripante,continua,esplosiva che fin da subito ci si era accorti dell'impossibilità dell'intento iniziale. La storia si è espansa a dismisura, il tutto in una maniera così naturale da sembrare quasi che fosse stata originariamente progettata per essere così lunga. Si, ma lunga quanto? Attualmente, mentre scrivo, siamo giunti al capitolo 816 del fumetto e non c'è motivo di dubitare che il tetto dei fatidici 1000 capitoli venga abbattuto nel giro di massimo tre anni.
Perchè One Piece è importante?
Con oltre 300 milioni di copie vendute al 2013, un anime("cartone animato") di enorme successo tratto dal fumetto, un impatto sulla cultura di massa epocale, One Piece rappresenta quanto di più nazionalpopolare ci sia sulla faccia della terra. Poco importa se molti di voi non l'avranno letto, i numeri(ed i fatti parlano chiaro). In Giappone, la figura di Oda ha una connotazione quasi mistica, non da santone elettropop alla Battiato ma da vero monumento, simbolo della nazione, da preservare ed esportare. Per un giapponese è un onore essere nato nel paese del Sensei nazionale. In Europa abbiamo il calcio, in Giappone hanno One Piece.
Di cosa parla uan pis?
One Piece è la storia del pirata Monkey D. Rufy che prende il mare con un unico intento dichiarato: diventare un giorno il re dei pirati. Per poter ambire a questo titolo dovrà partire alla conquista di un tesoro, il One Piece. Nessuno sa cosa sia o dove si trovi ma tutti ne sono a conoscenza poichè, il precedente ed unico re dei pirati Gold D. Roger ne dichiara l'esistenza in punto di morte, poco prima di essere giustiziato pubblicamente in piazza dalla marina militare. Così, parte una caccia al tesoro che porta il protagonista in giro per il mondo, in un viaggio che è a metà tra l'obiettivo di una vita ed il semplice piacere della scoperta. Rufy non è un uomo normale, ha mangiato un frutto del diavolo, il frutto gom gom che lo rende un uomo di gomma. Esiste una grande varietà di questi frutti, mangiandone uno si ottengono delle abilità a scapito della capacità di nuotare che viene irrimediabilmente persa(bella roba per un pirata eh?). Così, l'uomo di gomma recluta dei compagni di viaggio che diventano la sua ciurma e parte con la convinzione di potercela fare, sarà lui il nuovo re dei pirati!
Come è strutturato il mondo one pieciano?
L'opera in questione è quanto di più stratificato e complesso abbia mai visto in vita mia. Uno dei motivi di tale complessità è l'aspetto geopolitico.
Geografia di One Piece
Il mondo "normale" si divide in quattro mari, uno per ogni punto cardinale. La narrazione parte dal mare dell'est(est blue). Questi mari, situati a grandi distanze tra loro confluiscono su un'enorme montagna, la " Reverse mountain". Questa è attraversata verticalmente dal mare ed è quindi navigabile ed attraversandola si giunge in un oceano ben più grande denominato Grand line il quale costituisce la "Rotta maggiore". Per viaggiare nella rotta maggiore occorre un equipaggio super cazzuto, una particolare strumentazione di bordo che permetta di orientarsi(le bussole non funzionano) e parecchia fortuna. I pirati più forti possono giungere infine, su un'isola che è l'unico collegamento possibile(per chi è ricercato) con la parte finale della rotta maggiore. Segue un viaggio sottomarino di oltre diecimila metri di profondità che porta nella parte finale della Grand line, il "Nuovo mondo". Nel nuovo mondo non esistono regole climatiche precise e viaggiare anche per giungere ad un'isola limitrofa è un'impresa. Ma per voi, comuni civili di debaser che non siete ricercati dal governo mondiale, sarà molto più facile giungere nel nuovo mondo. Il governo, ha piazzato tre porte grandi quanto un Monte Bianco e mezzo in mezzo all'oceano e gestisce i transiti in ogni zona, compresa la parte finale della rotta maggiore.
Gli equilibri politici
Il mondo è smisuratamente grande ed è formato essenzialmente da isole. In ognuna vige una forma di governo più o meno autonoma, solitamente regni con dinastie secolari ma non mancano paesi e stati completamente democratici. Ma che tu sia abitante di un regno oppure di una repubblica sarai in ogni caso affibiato al governo mondiale(WG). WG riunisce sotto la sua bandiera tutto il mondo o quasi. In tal senso il governo rappresenta il centro di potere principale. Tuttavia, essendo la pirateria in continua ascesa rappresenta una seria minaccia all'ordine naturale delle cose. Inoltre esiste un gruppo di rivoluzionari che mira al capovolgimento dell'assetto geopolitico. per questo motivo il WG ha creato un gioco d'equilibri detto delle 3 forze. Tre centri di potere dichiarati che permettono l'equilibrio della pace nel mondo. Ed eccoveli qui:
1) Marina militare/esercito
2) Flotta dei 7 : Si tratta di 7 pirati dotati di una forza e di un peso politico(ciurma) enorme che stipulano un patto con il governo. La marina leva dalla loro testa qualsiasi taglia e non li ricerca più ma loro devono in cambio aiutare il governo quando c'è necessità.
3) 4 imperatori: Sono i 4 pirati più forti ed importanti al mondo. La loro importanza è tale che gli altri due centri di potere servono essenzialmente per bilanciare il loro peso specifico
Beh, ora basta, parliamo sul serio.
Da quanto è scritto sopra si evince come sia facile giungere ad un numero di scenari e situazioni complesse e collegate tra loro. La stratificazione è uno degli ingredienti principali ed il numero dei personaggi(migliaia e migliaia) è l'elemento con cui questa viene portata a compimento. Seguono dunque, intrighi,scenari realtà nascoste, guerre e giochi di potere. One Piece, ricorda il mondo reale. Spesso un arco narrativo o saga diventa un modo per riflettere sul mondo reale. Ma non ci si ferma a questo. Eiichiro Oda è il sensei del Giappone, mica per caso. Se la complessità della trama è un elemento vincente quello che più stupisce è la varietà ritmica e stilistica che l'autore è in grado d'imprimere all'opera. Si può ridere di gusto, piangere come dei fessi davanti al fumetto, provare ansia o grande senso di sollievo. Non ci si può annoiare così, semplicemente non c'è tempo per abituarsi, le carte in gioco sono continuamente cambiate. E non è finita qui. Il numero dei personaggi è enorme, questo l'ho già detto ma le loro caratterizzazioni sono notevoli! Oda dice spesso di disegnare pensando ai personaggi più che alle storie. Il risultato è una varietà di personaggi incredibili. Il cattivo medio di One Piece non esiste, ognuno lo è a modo suo e lo stesso si può dire per tutti gli altri archetipi narrativi. A volte ci si trova innanzi a personaggi che sono semplicemente assurdi e poco importa il profilo caratteriale o psicologico, sono matti e basta! Immaginate un uomo con il potere di creare veleno e pensate a come potrebbe essere reso in un'opera x di qualsiasi tipo. Fatto? Avete per caso pensato ad un tipo che si diverte a mangiare il suo stesso veleno ed a causa di questo abbia attacchi violenti e ripetuti di diarrea? Certo, per godere pienamente dell'opera bisognerebbe avere una cultura nipponica davvero notevole cosa che io non possiedo. Un altro elemento importante è l'enorme numero di citazioni, letterarie,artistiche,iconografiche. Il personaggio di Doflamingo ad esempio, è un caso di antitesi letteraria del Don Chisciotte, Ener è un Eminem disegnato e fatto Dio del fulmine e questi sono due casi su una miriade di altri. Poi c'è la ciliegina sulla torta, per chi si affeziona a qualche personaggio e non vuole lasciarlo andare via. Ogni capitolo inizia con una pagina detta miniavventura nella quale ci viene svelato il destino di un personaggio o cosa stia facendo in quel lasso temporale. Per me è un pò un antipasto ma per alcuni è addirittura la portata principale.
Non voglio aggiungere altro, se siete giunti fin qua e non avrete voglia di spulciare, leggere almeno qualche pagina non riuscirò a farvi cambiare idea continuando ad oltranza. Ma a prescindere dall'interesse e dalla voglia sappiate che non conoscere, almeno per sommi capi, un qualcosa di così importante a livello socioculturale è sintomo di enorme ignoranza. A poco potranno valere le collezione di dischi e le filmografie, non si può ignorare un qualcosa di così influente. Una nazione ha deciso di adorare un'opera, voi concedetele almeno dieci minuti.
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