Da piccolino mi piaceva un tipo di musica "ricercata". Consideravo la musica "facile" come non degna delle mie orecchie... forse mi prendevo troppo sul serio.

Il mio amore spassionato per i Pink Floyd, i primi Genesis e tutta quella musica "impegnata" mi faceva guardare con sprezzante altezzosità dischi come questo che riempivano l’aria delle giornate del lontano 1979. Ora, che sono un poco più grandicello mi è capitato di riascoltarlo e me ne sono innamorato.

Sarà perchè mi ha fatto ricordare i miei 15 anni in cui mi sentivo troppo grande per questi dischetti e sul piatto del mio giradischi si consumavano gli album dei Pink Floiy con disinvoltura dai Bee Gees ai Jefferson Airplane? Da Micheal Jackson a Mozart? Sarà che sono diventato completamente rincretinito? Non so, ed a dire il vero non mi importa.

Pur non abbandonando la mia passione ed il mio enorme rispetto per la cosiddetta musica Rock, non mi dispiace affatto inserire nel lettore della mia auto questo cd e ritrovarmi in questa primavera timida a guidare il sabato mattina per le campagne piemontesi con gli alberi di pesco in fiore. Il disco è forse (a mio parere) il più immediato degli Electric Light Orchesta. Ad ascoltarlo ci si ritrova piacevolmente travolti da energia positiva. Il loro è un pop orchestrale senza pretese ma fatto con classe ed entusiasmo. Batteria e le pennate nervose di chitarre elettriche convivono e si mischiano a coretti in falsetto, bassi di synth e tappetoni di violini. Si sente profumo di Beatles, di Bee Gees, ma si sente anche un inconfondibile aroma, quello degli Electric Light Orchestra.

I pezzi veloci sprizzano freschezza da ogni solco (virtuale del vinile). I brani lenti, sono così mielosi, ma così mielosi, che vi metteranno di buon umore per la loro candida innocenza. Un capolavoro nel suo genere, che tengo in casa ed in auto come si tiene una scatola di aspirina per un possibile mal di testa. E ogni volta che mi prendo troppo sul serio, ogni volta che mi perdo negli universi oscuri e reconditi dei miei amati Pink Floyd, ogni volta che mi dimentico che fuori c’è un mondo semplice e spensierato che mi aspetta. Metto su "Last Train To London" e mi prendo un po’ di pausa dai miei "dischi impegnati".

Lo sentite anche voi il vento fresco di primavera che entra dal finestrino della mia macchina? Spero di si, è bello poter condividere le gioie con gli amici.

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