Fedeli allo spirito che animava il primo periodo degli indiscussi maestri Black Sabbath, gli Electric Wizard s'inseriscono oggi tra i migliori esempi di doom psichedelico moderno, continuando il percorso tracciato dai defunti Sleep (ora  High on Fire e The Sabians) e ancor prima dalle band di culto degli anni ottanta, Saint Vitus, The Obssessed, Trouble, Pentagram.
L’impasto sonoro di doom metal e psichedelia con divagazioni seventies, si è conglobato perfettamente nel corso degli anni, let us prey rappresenta forse la definitiva fusione di questi elementi e conduce accompagnato dai riferimenti letterari con lo scrittore horror H.P Lovecraft, verso delle realtà davvero inquietanti.

La coltre orrorifica che offusca e pervade di cacofonia iperdistorta quest’amplesso di psichedelia aliena, stabilisce già con  a chosen few  l’insormontabile pesantezza dei riffs che nel loro ossessivo ripetersi producono scenari da realtà sommersa. La voce è quasi marginale e molte volte confusa con il suono di un distorsore, che vomita lo sludge’n’roll  di  we,the undead e torna ad essere un lamento agonizzante nella successiva master of alchemy, agghiacciante allucinazione sonora che si espande a dismisura tra le  mille esplosioni d’effetti space-rock.

L’atmosfera narcotica non si placa ed il ”black magick trip” continua nelle imprevedibili deflagrazioni cosmiche di the outsider, l’omaggio al solitario di Providence, un rito pagano di  irriducibile forza primordiale, spezzato da acidi ricami chitarristici che crescono d’intensità nel fragore delirante del wah-wah. . Night of the shape è il tributo ad un horror-movie degli anni 70, e riserva un’ insolita combinazione di piano e violino sostenuto da un’interminabile assolo di batteria, infine priestess of mars  evoca immaginari d’incursione extraterrestre, come se i Black Sabbath suonassero in un ipotetica jam-session con i Pink Floyd di interstellar overdrive.

In definitiva un bel mattone di cosmic doom da digerire, per palati forti, a cui consiglio anche il precedente Dopethrone e il favoloso Ep Supercoven.

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