Sesso. Sangue. Morte. Ancora Sesso. Ancora Morte.
Cabin Fever, se non sbaglio opera prima del regista Eli Roth, diventato celebre grazie alla serie Hostel, se la gioca con gli elementi più classici del cinema dell'orrore, appunto sesso, sangue e morte, pescando a rotta di collo tra i vari La Casa, gli innumerevoli film di Zombie (anche se qui non ve ne sono) e un po' di sana paranoia.
La trama è semplice, ma volendo evitare spoiler, dirò solo che la pellicola rasenta il ridicolo in diversi punti salvandosi per un certo senso di (auto)ironia non da poco, che rende il tutto frizzante e godibile.
Saranno anche le scene di sesso sparse qua e là (di cui sono protagoniste fihe veramente di spessore che trombano a destra e a manca) a farti dimenticare l'assurdità dell'intreccio: un virus che contagia dei ragazzi spersi in una cabina in un bosco, e che li rende vittime di un senso di paranoia che si taglia col coltello, fino all'assurdo climax finale.
La tensione, se si può definire così, aumenta vertiginosamente durante lo svolgimento, e vi sono anche diversi colpi di scena interessanti (prendere con le pinze questo termine), il che sottendono che il regista non sia totalmente inconsapevole della direzione data all'opera, e giochi più che altro con lo spettatore più per divertirlo, che per "spaventarlo".
Vi sono vari elementi splatter ovviamente, e una serie di personaggi caratterizzati tutto sommato abbastanza bene, nonostante la durata esigua della pellicola, così come l'atmosfera del film ha un non so chè di particolare, quasi di avvincente, cosa che non mi permette di stroncare totalmente il film.
Interessante notare che perfino dei "blockbuster" come The Cabin in the Woods, uno dei film "horror" più riusciti dell'ultima decade, rubi a man basse da questa opera di Roth, come per dire che non sia un film totalmente da buttare come possa sembrare.
In compagnia di qualche bella ragazza e un paio di birre, il film può essere un ottimo coadiuvante per una serata, diciamo, interessante, mentre se uno si aspetta un denso capolavoro del cinema dell'orrore, statene assolutamente alla larga.
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