anno 1999. Renato Zero chiama i suoi fan "Sorcini", Elio li chiama "Fave". Tutti attendono l'uscita di "Craccracriccrecr", ovvero il discussissimo album della band. Le risate partono ancora prima di ascoltare il cd, bensì dall'immagine del bootleg, due biglie infilate nelle narici di un naso incipriato fanno si che a prima vista vediamo una faccina strana. Poi, dopo aver ascoltato tutto il cd ti rendi conto che non è il più bello in assoluto della discografia, ma è molto piacevole, molto scorrevole e contiene varie perle.

L'album si preannuncia in maniera geniale, ovvero con un assolo del mitico Feiez, bon'anima alla quale la band non ha mai dimenticato di fare omaggio. poi strumenti bandistici attaccano con "EVVIVA/LA VISIONE", una canzone completamente non sense (cercatevi assolutamente il video). Sappiamo che gli Elìì hanno suonato ormai tutti i generi e anche tutti i sottogeneri, ma siamo anche tutti pronti a scommettere che quello che amano di più fare sia il rock &'n roll, infatti quante citazioni nella loro discografia dai Led Zeppelin ai Beach Boys, dai Beatles a tanti altri? Segue una canzone intitolata all'omonimo genere (anche se non è Rock'n Roll ma bensì Rock+Roll+lirica+pop+quant'altro...) prima però commentata da Mentana al telegiornale che narra le misteriose vicende dei generi musicali in lotta tra loro; lotta che sembra essere incominciata da quando Osburne mangiò un pipistrello sul palco, coinvolto addirittura il Rock Acrobatico. giunge un ottimo e rilassante (ma comico) brano, tipo un vecchio quarantatrè giri sotto la stretta di una punta consumata, "La Bella Canzone di una volta", che la cantavano tutti... Giorgio Bracardi si cimenta nello stile vagabondo ubriacone per cantare "Che Felicità", (genere marcetta?) una canzone che più delle altre è uscita da quest'album e si è sparsa tra i giovani, per il frenetico ritornello: "Io Sono Stronzo... Testa di Cazzo", spettacolare il modo in cui finisce. La voce di Elio, non è una voce di un qualsiasi cantante, e viene dimostrato con "Farmacista" dove il ciglione si cimenta nella lirica, il risultato è a dir poco spettacolare, se non fosse per il testo altamente comico che narra di un tossicodipendente in fila in una farmacia affollata, sarebbe una vera opera, nella quale contribuisce assai tanto la voce di Elena Rossi (soprano). Colgo l'occasione per consigliare a tutti lo shampoo a prezzo elevato e il balsamo di tigre. Ecco un altro omaggio al mitico Feiez in una vecchia registrazione made U.S.A: "BOBBI BURRS (BABY BIRDS)" brano tipicamente country con il banjo a voce. Nudo e Senza Cacchio, a mio parere la più bella, di natura prog rock e ottimo ritmo travolgente narra una vicenda da un punto di vista femminile. Dopo una bellissima composizione dal nome "MUSTASI'" segue la fantastica e movimentata "BEATLES ROLLING STONES E BOB DYLAN" composta (in beat stile) con lo scopo creativo di chiarire i misteri tra le tre band. Ma le risate non sono finite, arriva infatti "CARO 2000" lenta e poetica, dedicata al nuovo millennio, ma con un po' di rimprovero, come per dire: "Non ti credere che ora che ci sei tu, 2000, ti pensiamo tutti come il migliore anno del futuro, prima o poi arriverà anche il 10000 e tu sarai vecchio..." Segue "Bacio" tipicamente Beat e "DISCO MUSIC", queste due canzoni secondo me costituiscono il punto debole dell'album, la prima non ha niente di particolare nè sul piano testuale che sonoro, la seconda è un po' noiosa e poco divertente.

Ma nel complesso l'album è divertentissimo e molto godibile, dopo averlo finito non c'è bisogno di chiedere il bis, perchè saranno gli Elìì stessi a proporci "BIS", una canzone alla "Ligabue" in cui vengono rimembrati i migliori uomini della nostra società: "Super Giovane", "La donna volante"...

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