Quando ho saputo che a due passi da casa mia si sarebbe esibito il più grande monociglio del panorama musicale internazionale con la sua simpatica band ho deciso che non avrei mancato l'appuntamento.
La serata inizia con un po' di fila, fuori dal Leonca. Sono le 23 circa, c'è tanta gente, non ancora tantissima. E proprio mentre io e miei amici tracanniamo qualche birrozza nell'attesa di entrare, chi passa tra noi in motorino!?!? Faso, il bassista della band!! Sarà lui!? Non sarà lui!? Ce lo siamo sognati!? Non lo sapremo mai...
Un'ora più tardi il capannone è pieno, il monociglio e "i suoi ragazzi" sono acclamati a gran voce! L'atmosfera è festosa, un coro "Forza Panino!" è intonato a gran voce da tutto il locale. Ed eccoli, gli schizzoidi e poliedrici Elio's boys! Si parte con Elio al flauto traverso, un intro melodico e via con "Gimmi il Pedofilo". Canta anche Mangoni!! Senza un attimo di pausa la band domina la scena con undici pezzi che ne percorrono tutta la carriera. Tutti grandi tormentoni, anche per chi come me non è un fan storico della band; nell'ordine "Farmacista", "Pork e Cindy", "Milza", "Born to be Abramo", "Il Rock and Roll", "Cassonetto differenziato per il frutto del peccato", "La visione", "Servi della gleba", "Ocio Ocio", "Cara ti amo".
Il pubblico inneggia a tutti i componenti del gruppo, Mangoni è scatenato ed esibisce abiti di scena degni del personaggio che è mentre si esibisce "alla sopraelevata" in esilaranti coreografie in stile lap-dance e non solo; il top lo raggiunge quando impersonifica la vittima del Rock 'n' Roll, sottomesso dallo stesso Elio, partito in maglione e ormai desnudo!
Un ragazzo monociglio tra il pubblico urla "Elio sono tuo figlio!" e parte un coro "Figlio, figlio...". Elio lo guarda e dice "Può essere!". Il monociglio sul palco ci ricorda che stiamo tutti contribuendo alla creazione di "un'opera d'arte alla pari dei monumenti", dato che la serata è registrata in presa diretta e resa disponibile su cd alla fine della serata. Quindi ci invita a non fare gli stronzi! In realtà sul cd ci vanno solo gli undici pezzi sopra citati. Ma lo spettacolo va ben oltre!!
L'allegra combriccola non si risparmia per nulla. E giù ancora tormentoni, uno dietro l'altro. E poi un grandissimo exploit di Elio, che raccoglie applausi a scena aperta con "Le nozze di Figaro". Una prova vocale impressionante che mette la ciliegina su una serata di altissimo livello.
Gli Elio's boys salutano. Si fanno un pochino pregare, intoniamo tutti ancora "Forza Panino!". Tutti ci chiediamo come possano mancare "Tapparella", "Alfieri", "John Holmes", "Mio cuggino", o almeno una di queste! Ed infatti i nostri tornano e parte "Tapparella"! L'atmosfera si fa calda, il mio amico Fabio mi prende in spalle per fare foto migliori. Tra un pogo e l'altro riusciamo a trovare un equilibrio precario, per un attimo sono altissimo, tutto il capannone mi guarda barcollare, rischio di cadere, anche dal palco mi notano! Tento qualche click a caso. Scopriamo poi che la nostra pensata ha fruttato solo un bel mal di schiena al mio amico e un paio di foto tutte nere!
Non mancano le citazioni dall'ultimo album, "Cicciput", nello specifico "Fossi figo" e l'immancabile "Shpalman". E poi ancora pezzi più lenti e melodici che purtroppo non conosco.
Gli affiatatissimi ragazzi di Elio ci salutano definitivamente quando è passata l'una e mezza con una bella serie di inchini. Ci hanno regalato uno show grandioso e coinvolgente, corriamo tutti a comprare il cd della serata.
Sulla strada del ritorno io e il mio amico facciamo qualche considerazione. Dolori alla schiena a parte, lo hanno colpito molto i cambi di tempo della band; una facilità impressionante di spaziare da un genere all'altro. Io più che altro non mi aspettavo un Elio così bravo, neanche un accenno di stecca! E poi, ascoltando il cd, l'impressione è confermata: una qualità del suono altissima e un cantato all'altezza della sala d'incisione. Entrambi siamo d'accordo su un fatto: siamo al cospetto di una grande band composta da ottimi musicisti, dei veri professionisti, i quali hanno a disposizione un repertorio vastissimo per i loro show. Non sappiamo dire se siano i migliori; lo stesso Elio si coccola Cesareo dicendo che dopo lo scioglimento dei Litfiba è lui il miglior chitarrista dello stivale. Ma lo dice in tono scherzoso. Anche se un po' viene da credergli...
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