ELISA SANDRINI - Come un tic tac
(Autoproduzione)
Viene da sorridere a pensare a questa nuova cantautrice e compositrice emiliana alle prese con una band di prog metal folk (in cui nelle note biografiche scrive di aver militato per ben due anni). Sarebbe come pensare ad Alice che duetta con i Folkstone. Un’immagine un po’ stridente. Ma questa diversione nel suo percorso musicale è più sintomo di curiosità, di voglia di mettersi in gioco. O forse, eh eh, aveva il fidanzato nella band?. Propendiamo per la prima ipotesi, visto che la curiosità, oltre a uccidere i gatti (come dicono gli inglesi) è sintomo di intelligenza. Ed Elisa Sandrini è una persona intelligente. Lo dimostra con queste sue 9 canzoni, ben costruite, come un tic tac di un orologio svizzero. Disco freddo allora? Poco spontaneo? Non direi. Una volta piantate le fondamenta, Zara Hadid, l’archistar iraniana purtroppo scomparsa recentemente, ha dato vita a sinuose architetture, con forme circolari, ondulate, che sembrano sfidare la gravità. Ecco, i brani di Elisa sono ugualmente sinuosi e imprevedibili (grazie soprattutto a una buona dose di emozionalità che ci mette sia nel cantato che negli arrangiamenti), con andamenti che ricordano i waltzer, o le ghighe irlandesi (come nella bellissima “Il colore del merito”), o come lei stessa dice, i madrigali barocchi. Madrigali pop per momenti chill out.
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