La cosa importante nella vita è non prendersi troppo sul serio e così, dopo una recensione dell'ultima opera di Kaurimaski, trovo sia giusto abbassare un pochino l'asticella. Ogni tanto mi piace vedere filmetti demenziali per staccare il cervello, farmi due grasse risate senza dietrologie, filosofeggiamenti e trame particolarmente ingarbugliate.
Buono contro cattivo, un po' di casino e sangue, qualche battuta, vince il buono. Stop, titoli di coda.
Locandina in bianco e nero con un orso immerso tra nuvole di polvere bianca con denti aguzzi in bella vista. Roaaaarr!!! Sempre che roooarizzzino, sia ben inteso. In bella vista la scritta "ispirato a fatti realmente accaduti". Sì certo!
La storia vera è che nel 1985 un' orsa nei boschi della Georgia (U.S.A.) si spazzola 3/4 kg di cocaina caduti dal cielo: una storia di narco traffico che ci interessa davvero poco. Ribattezzata subito "Pablo Escobear", cosa volete che faccia? La povera bestia muore.
Ora mica vorrete fare la paternale alla regista che ci ha ricamato solo un pochino sulla trama? Io no di certo.
Comunque è Natale, il pomeriggio che si tramuta in sera. Ho un tricheco sullo stomaco, (il pranzo), che mi si muove con le sue zanne del cazzo e sono in compagnia del mio amico T-Rex. Chiamato amorevolmente così perché non molla un euro che sia uno. Il bastardo nonostante abbia quei braccini così corti riesce a comunque ad ingollarsi la mia birra e fumarsi le mie sigarette con dei gesti assurdi.
La storia è decisamente centrata nel suo essere pienamente demenziale e trash. Minimo comune denominatore la stupidità assoluta dei personaggi che giustamente vengono sbranati con ritmo incalzante dalla nostra orsa cocainomane in perenne crisi di astinenza. Si spara una striscia sul moncherino di uno dei primi malcapitati e resuscita nel finale grazie ad un ultimo tiro piovuto fortunosamente dal cielo. Effetti speciali ovviamente pessimi ma secondo me sarebbe stato meglio se fossero stati ancora più dozzinali, alla Sharknado per intenderci! Avrei leggermente diminuito la già poca tensione presente. Con questi aggiustamenti avrei potuto catalogare l'opera di Elisabeth Banks come commedia demenziale al 100%. Invece è un leggero horror/commedia nera ed è un peccato. Perché se vuoi fare trash deve trash fino al midollo.
L'ultimo film con il compianto Ray Liotta temo che non passerà alla storia del cinema. Detto questo ha un buon ritmo, non dura troppo e le risate che mi ha regalato mi hanno fatto digerire in parte il pranzo di Natale.
Carico i commenti... con calma