Erede designata delle calde vibrazioni e del sensuale groove delle dive soul vecchia scuola, sul (carta)modello di Lauryn Hill, Macy Gray e Mary J. Blige, oppure seguace della malizia R&B in odore di flirt con il caleidoscopio pop, patrimonio delle ammiccanti Beyoncé e Alicia Keys? Elle Varner è probabilmente una sorta di compromesso, di "ratatouille" musical-stilistica fra tradizione e modernità, fra voce e corpo: classe 1989 (a cui felicemente appartengo), forme generose ma non eccessivamente voluttuose, un timbro che - pur non toccando le vette delle colleghe più affermate - è in grado di produrre interessanti vocali, miss Varner potrebbe trasformarsi nell'ultima roccaforte in grado di proteggere e salvare l'autentico sapore black - intriso di pura femminilità - dalle barbariche orde della contaminazione e dell'azzardato miscuglio, garantendo contemporaneamente stile, raffinatezza, gusto e sensualità, strizzando magari l'occhiolino alle radio e al bieco terreno della commercialità. "Perfectly Imperfect", debutto della Varner rilasciato l'anno appena trascorso, è un piccolo scrigno in cui brillano perle R&B-Soul venate, di tanto in tanto, da lievi striature funky-hip hop e iridescenti di un perenne candore retrò; undici tracce dove la giovane rampolla dell'anti ghetto si "diverte" carnevalescamente a mescolare il nuovo e il moderno, vestendosi alla maniera della Keys (notare nella cover l'acconciatura verosimigliante), imitando la simpatica pantomima erotomane di Beyoncé e incipriando il tutto con il garbo delle Dive fuori dalle passerelle.
Molteplici sono le ispirazioni, i riconoscimenti e i tributi per i brani di "Perfectly Imperfect", un paniere musicale dove i contrasti e gli antipodi riescono a coronare il loro sogno d'amore. Si comincia con il bollente esordio soul-lounge di Only Wanna Give It To You per poi approdare senza troppi indugi alla curiosa Refill, lavorio hip-hop indissolubilmente contrassegnato da un groove country. Con Stop The Clock e Oh What A Night (quesy'ultima velatamente synth) la Varner muove piccoli passettini innocenti verso il pop da club facendo un immediato dietrofront alle atmosfere retrò simil Macy Gray di Welcome Home e della pacatissima Damn Good Friends. Ancora soul vecchia scuola con Not Tonight e I Don't Care - perfettamente riconducibili alla Keys di Songs in A Minor e The Diary Of Alicia Keys - per poi approdare al gustoso e non troppo poppish funky-R&B di So Fly.
Seppur a tratti un po' acerbo e alla ricerca della definitiva sistemazione stilistica e sonora, "Perfectly Imperfect" è un pregevole debutto di una ragazza spigliata, deliziosa e sensuale che pare aver optato per la qualità e il valore effettivo della sua proposta rigettando gli ormai assodati bombardamenti sessual-mediatici riservati alle sexy panterone e alle finte ghetto girls. Attendiamo con trepidazione il prossimo step della cara Elle, la definitiva dimostrazione circa le sue reali intenzioni di battersi o meno nella feroce giungla dello spogliarello selvaggio.
Elle Varner, "Perfectly Imperfect"
Only Wanna Give It To You - Refill - Sound Proof Room - I Don't Care - Not Tonight - Leaf - Oh What A Night - Stop The Clock - Welcome Home - Damn Good Friends - So Fly
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