Colgo l’occasione di recensire questo piccolo cd mix, uscito con la rivista Trend numero 44, per parlarvi di un artista secondo me piuttosto significativa nell’attuale scena post-techno: Ellen Allien.

Affermata dj e producer berlinese la ragazza ha due dischi alle spalle ed una bellissima collaborazione con il compatriota (e vicino di suoni) Apparat: insieme hanno esplorato intelligentemente sfaccettati ambienti tra glitch ed un elettronica più vicina al dancefloor nel recente Orchestra Of Bubbles (uno dei dieci dischi di quest’anno, sempre a io modesto parere).

Il cd in questione è solo un minimo assaggio delle sue doti sonore, un timido modo per avvicinarsi a lei per i neofiti ed un piccolo regalo per i fan. Le coordinate rimangono vicine all’ultima fatica: Sleepless e Jet provengono da quel cd, ma di entrambe vengono presentati dei remix che posano l’accento sull’aspetto più fisico dei pezzi e non sfigurano affatto, sottolineando la positiva ambiguità di questa musica e la sua solida base compositiva.

Le altre tre tracce inizialmente proseguono sulla stessa affascinante/trascinante onda di bassi sicuri e melodie coinvolgenti pur appena accennate. Sentite il breve crescendo distorto sulla base ritmica giocosamente techouse poco prima della fine Far From Jaded, che tocco di classe! Potrebbe sembrare il Carl Craig più ebbro ed invasato… E le sincopi epiche di Where Is Germay And How Do I get There che pian piano sfumano lentamente in territori più astratti per la felicità dei miei (e spero dei vostri) neuroni.

Pur nella sua brevità, questa piccola selection non fa altro che confermare il talento e l’importanza di quest’artista, veramente capace di creare meravigliose architetture minimal-techno (o IDM che dir si voglia).

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