Eminem è senza dubbio una delle figure più discusse degli ultimi anni in campo musicale, le sue provocazioni e i suoi scandali hanno sicuramente contribuito a fargli pubblicità, ma i milioni di fan in tutto il mondo apprezzano di più il suo talento nel proporre un rap nuovo, che unisce melodie dirette a musiche coinvolgenti e sempre orecchiabili.
Il rapper bianco ha fatto cinque, e come sempre anche quest'album è curato nelle sonorità in ogni minimo dettaglio. I testi rivolti ovviamente al sociale, raggiungono momenti di poesia in puro stile hip hop di alto livello e l'ironia viene sottolineata da ritmi ballabili e raffinati. Come in ogni disco rap che si rispetti non potevano mancare anche in questo alcuni ospiti della grande famiglia hip hop che gira intorno al nome Eminem, ovvero Dr. Dre e D-12. Le rime di Marshall Mathers III dopo otto anni di carriera scorrono ormai fluide ed il singolo "Just Lose It" dimostra questa semplicità nel creare melodie davvero accattivanti. Una marcia militare e un canto di bambini accompagna "Like Toy Soldiers" mentre 50 cent e il sintetizzatore danno personalità a "Never Enough" e un'anima raggamuffin' traspira dalle note di "My First Single". Basi trip hop compaiono in "Evil Deeds" e "Spend Some Ttime". Le invettive politiche non mancano e così appaiono versi contro Bush e nel booklet gli scandali continuano: Eminem è ritratto sul palco di un teatro con una pistola in mano rivolta prima verso le persone presenti e poi verso se stesso.
"Encore" è un album che seppur poco diverso dai precedenti lavori, rivela comunque un approccio più maturo nello scrivere brani, che rimangono acuti e gradevoli all'ascolto.
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