Gli Encore Fou vengono da Torino, si sono sciolti nel 2001 e sono, a mio avviso, una delle realtà più valide del panorama indipendente italiano. Hardcore tetro e disilluso, che conserva ancora quel suono punk ma si muove verso lidi più "metallci".
Momenti riflessivi si alterano a parti ruvide, ritmi grind serrati a mid tempos, mantenendo sempre una melodia di base che li avvicina (in alcuni momenti) al black metal. La voce straziata e funesta declama testi in italiano, ermetici ed esistenziali, lontani dal "positive hardcore" del tempo; c'è un alone cupo attorno a questo disco, a partire dalla copertina in blu e nero, che reca solamente la spiegazione del significato esoterico del numero undici.
Non so quanto facile sarà recuperare questa testimonianza degli anni che furono, ma la cosa che mi auguro vivamente è che, la prossima volta che penserete a Torino, siano gli Encore Fou a venirvi in mente, piuttosto che i Subsonica.
Encore Fou oggi: alcuni menbri hanno proseguito la loro carriera, e sono attualmente impegnati con "I Treni all'Alba" e "Disco Drive"
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