"It’s almost ten minutes shorter than our last record and packs ten times more of a punch."

Così parla il frontman a proposito del nuovo lavoro della band; il terzo per i ragazzi di Richmond, Virginia U.S.A.

E ci aggiungo: poco più di trenta serratissimi minuti per dieci brani suonati con una frenesia, una voracità, una velocità balorda come non mi capitava di udire da tempo immemore.

Chiariamo subito le cose: nulla di nuovo dal punto di vista musicale (del resto ormai chi è ancora capace di trovare nuove strade, sperimentare nuovi suoni?). Una miscela deflagrante di Thrash Metal che guarda indietro nel passato, con un riferimento preciso: gli Slayer, padri-padroni per più di trent'anni del metallo più becero.

Finalmente, ripeto "FINALMENTE", una produzione capace di esaltare in egual misura chitarre, basso e batteria (la Century Media Record ha sempre soddisfatto i miei padiglioni auricolari a differenza di quell'altra label, non scrivo il nome ma chi mi conosce dovrebbe ricordarla, che invece ha rovinato nelle ultime decadi decine e decine di dischi con produzioni piatte, sciatte, incolori...ma lasciamo da parte le polemiche suvvia).

Tutti i singoli brani sono costruiti nel medesimo deragliante modo: nessun intro, nessuna perdita di tempo. Da subito, dai primi secondi si parte a tutta, con la sezione ritmica in grado di dettare ritmiche frenetiche. Gli assoli delle due ciclopiche chitarre hanno come rieferimento la coppia Hanneman-King dei già citati Slayer: subdole, frenetiche note distorte, dissonanti che scatenano l'Inferno.

Pochissimi secondi di tregua, armata, udibili in qualche passaggio; per dare il tempo a loro stessi e agli ascoltatori di rifiatare. Ripartono immediatamente a rotta di collo, prendendoti a colossali mazzate in faccia. Talmente veloci da ricordare in alcuni passaggi l'Hardcore Old-School di band come Agnostic Front e Sucidal Tendencies...e ho detto tutto!

La voce è un impasto sonoro tra Max Cavalera dei primi Sepultura ed addirittura, soprattutto nelle note più alte e stridenti, John Tardy degli Obituary.

Non credo sia necessario citare anche soltanto un singolo pezzo; basta e avanza quello che ho scritto.

Per il momento disco estremo del 2023 e sarà difficile batterlo...MERCY KILLING FIELDS...

Ad Maiora.

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