Si crede comunemente che il Canto Gregoriano sia stato “inventato” da Papa Gregorio Magno intorno al 600 d. C. (magari sotto diretta dettatura dello Spirito Santo…)
Niente di più sbagliato! L’attribuzione è apocrifa e frutto di un “inganno” agiografico messo in piedi due secoli dopo dal biografo Giovanni Diacono.
Gli studi musicologici hanno dimostrato come il Gregoriano nasca dalla fusione, avvenuta in epoca carolingia, fra il Canto Gallicano e il Canto della Chiesa Romana Antica.
Quest’ultimo, in particolare, riserva molte incognite, prima fra tutte quelle di natura esecutiva, dal momento che tal forma di Canto è più vicino alla sfera Bizantina (quindi Orientale) che a quella Gregoriana (Occidentale).
Come commenta lo stesso Pérès a riguardo, i brani contenuti in questo CD sono una sorta di “anteprima”, il primo passo di una fase di studio ben lungi dal concludersi, ma che costituisce un fondamentale anello di congiunzione tra due culture che oggi sembrano così lontane.
Gli 8 brani che compongono il CD formano un unicum ossia il cosiddetto Proprium Missae, l’insieme dei canti liturgici a testo variabile che cambiano proprio a seconda delle diverse esigenze.
Se conoscete il Gregoriano, ascoltando i vari brani non potrete non notare le differenze; in particolare, scoprirete sia le ricche ornamentazioni del Canto (come ad esempio nell’”Alleluia” iniziale) sia la nota corale di bordone che accompagna i solisti per tutto il brano sia il testo greco piuttosto che latino degli “Alleluia” iniziale e finale.
Di contro, se conoscete il Canto Cristiano Bizantino, non vi sarà familiare il tono decisamente austero dell’esecuzione dell’Ensemble Organum.
Se siete curiosi, ascoltate il sample estratto dall’”Alleluia Pascha nostrum” (track 4) che a me ricorda tanto alcune scelte melodiche, non a caso, di Franco Battiato.
Ensemble Organum, Marcel Pérès - Harmonia Mundi - 1986 - T: 56'19 - ADD
Carico i commenti... con calma