"Thank you: Lucifer, Nico Elgstrand, Jonas Elder..." (i ringraziamenti degli Entombed... ehmehm)

Questo Morning Star segna il ritorno degli Entombed ai livelli cui ci avevano abituati con album quali Left Hand Path o Clandestine, pietre miliari nel mondo dello swedish death metal, e cancellando coi 5 minuti scarsi di Chief Rebel Angel tutte le cagate che avevano avuto il coraggio di proporre in dischi quali Wolverine Blues.

Ultimamente si è sentito parlare molto di questi Entombed come possibile paragone per ciò che doveva essere l'ultima schifezza dei Metallica. Beh, diciamo che l'attitudine "garage" è la stessa di St. Anger, ma tra i due dischi c'è un abisso qualitativo enorme.
Il thrash-core dei cinque svedesi, sempre piú simile a ciò che viene proposto dalla band thrash per eccellenza, gli Slayer, non può non lasciare indifferenti, soprattutto di fronte ad alcune canzoni come Chief Rebel Angel o i massacranti due minuti e mezzo di Ensemble of the Restless. Il suono delle chitarre, poi, lascia capire fin da subito che di fronzoli in questo cd ne troveremo davvero pochi, fatta eccezione per alcuni rari assoli, l'intro pianistico di Chief Rebel Angel o le clean vocals di Out of Heaven.

Piccolo appunto per i testi, sempre molto curati, quasi sempre a sfondo "religioso", che potrebbero far storcere il naso a qualcuno.
La durata media delle canzoni si attesta sui tre minuti circa, del resto si passa da canzoni di sicuro impatto e cortissime, in puro stile thrash-core, a canzoni piú lunghe e dall'arrangiamento piú complesso in cui qua e là si tornano a sentire alcune influenze di swedish death, di cui gli Entombed nei primi anni 90 furono maestri.

Insomma un bel disco incazzato e genuino al contrario di un certo cd dalla copertina arancione che qualcuno voleva farci passare come l'ultima opera dei Metallica... mah.

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