Non la conoscevo, come non conoscevo Enzo Carella se non per quel successo sanremese "Barbara".

Ma sentendolo ad una radio di musica solo italiana (Radio Lolli) mi sono chiesto chi mai fosse e dal ritornello non e' stato difficile scoprire questa gemma.

Ora so molto di piu' di lui e del suo connubio artistico con il paroliere Panella, si quello dell'ultimo controverso Battisti, autore del quale Carella prende indubbi spunti, o li aveva molto piu' probabilmente insiti alla sua vena creativa.

Ma ritornando a questo bruno stupisce come il piu' banale pop di quei tempi, con improbabili coretti riesca a fondersi in un perfetto fusion, con fraseggi prog-onirici e inaspettate soluzioni stilistiche.

Il tutto supportato da musicisti non da poco come i Goblin che poi sarebbero stati la base dei primi successi di Pino Daniele.

Si dice che Carella dopo il successo sanremese venne agganciato da un impresario italoamericano la cui parlata in perfetto stile broccolino non convinse Carella che lo ritenne un fanfarone.

Gli venne detto che scopo del suo viaggio in Italia era quello di portare in america due artisti ...lui ed in seconda battuta un certo Pino Daniele.

Lui rifiutò mentre Pino Daniele fu prodotto dal soggetto che si rivelo' essere poi il direttore della rivista, al tempo una colonna della musica, Rolling Stones.

Poi si scoprono altre perle dei suoi primi tre album che invito ad ascoltare, troppo avanti per il tempo o forse troppo dissociati da quel tempo anche se, si puo' tranquillamente affermare che fu poi Battisti che prese spunti in seguito nella sua nuova fase Battisti/Panella....e che dire della paroliera, la moglie che si fregio' di essere l'autrice dei testi dell'album "E gia'", ma questa e' un'altra storia, di donne che quando mettono il cappello sui geni molto spesso non fanno piu' loro vedere la realta'.

Non tutte sono delle Giuseppine Strepponi!

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