Lasciati gli After Forever per motivi artistici (Mark Jansen voleva sonorità più neoclassiche, gli altri componenti erano orientati più sul versante metal), Mark Jansen può dar vita a tutte le sue aspirazioni musicali con il gruppo fondato da lui: Gli Epica, che nel 2003 pubblicherà l’album di debutto "The Phantom Agony". Con l’uscita del terzo full lenght degli After Forever, "Invisible Circles" appaiano ben chiare le differenze fra i due gruppi: Mentre gli After Forever ci regalano un albu" sublime con pochissimi cori, orchestrazioni in secondo piano, chitarre heavy e numerosi accenti prog “The Phantom Agony" è un album giocato sulle orchestrazioni e sui magniloquenti cori, sempre con un mood oscuro, anche se il gruppo non rinuncia a momenti prettamente metal.

I Pezzi sono cantanti dalla brava e bellissima mezzosoprano Simone Simmons, nonché autrice dei testi e fidanzata di Mark. Il cd si apre con "Adyta" un'introduzione molto sinfonica e oscura dove i cori la fanno da padrone, "Sensorium" inizia con l’unione di tastiere e chitarre. È un mid-tempo malinconico. Nell’intermezzo le orchestrazioni e i cori accompagneranno Simone. "Cry For The Moon" è uno dei pezzi più belli del lotto. Troviamo un duetto tra la voce pulita di Simone e il growl di Mark e anche fraseggi abbastanza metallici (sempre con le orchestrazioni in primo piano). "Feint" è una discreta ballad completamente giocata sull’interpretazione di Simone. "Illusive Consensus" è un altro ottimo pezzo che sia per l’uso delle orchestrazioni sia per le chitarre richiama alla mia mente la musica dei Nightwish (soprattutto quella di "Century Child"). "Run For A Fall" è forse il pezzo più intenso: inizia come una ballad per poi esplodere grazie anche alle orchestrazioni, il growl e dei fraseggi metal quasi prog, "Facade of Reality" è incentrata sull’alternanza tra il growl e le clean vocals. "Self Al Din" è uno dei momenti migliori: un pezzo molto metal e molto drammatico con delle commoventi orchestrazioni. "The Phantom Agony" è la minisuite che chiude il cd . Ottimo il finale.

Nel complesso un cd più che buono, lontano dai fasti degli After Forever (sempre secondo il mio soggettivo parere) ma comunque di ottima fattura.

Carico i commenti...  con calma