La Sicilia e il prog. Un accoppiamento molto strano, anche se provo a ricordare che grossi nomi non sono mai usciti fuori dall'isola italiana (a parte "Panna Fredda" e "Era di Acquario").
La band che ho da proporvi comunque sia è un grande esempio di prog italiano datato 1973 dove un power trio del mezzogiorno distrugge i soliti canoni italiani. L'album in questione non è un'antologia anche se il titolo richiama la tipologia, ma è una intensa mistura di canzoni acustiche accompagnate da un dolce flauto che mi fanno ricordare i "Fairport Convention".
La band:
Michele Seffer: voce, chitarra e basso
Angelo Giordano: voce, flauto e sax
Pippo Cataldo: voce, batteria e percussioni
"Antologia" racchiude 10 bellissime tracce per la durata di 30 minuti.....forse 10 perline, ma quelle che hanno stuzzicato di più il mio palato sono state "Geraldine" che ricorda molto il sound rock dei "New Trolls", "Padre Mio" come sperimentale canzone new age che richiama lo stile etnico dei "Quintessence", "Idda" la ballad in dialetto siciliano e "Vento d'Africa" come grazioso gioco fra chitarra acustica a 12 corde e un dolce flauto.
All'uscita di questo lavoro, la band siciliana non spopolò come altri gruppi prog ben più agguerriti, ma riuscirono a farso pubblicità in alcune trasmissioni dell'epoca, ad esempio in un celebre programma musicale dove Renzo Arbore alquanto giovane veniva alla ribalta.
Il vinile è introvabile, il cd si può acquistare in rete anche se è difficile da reperire ma qualche chicca si può intravedere su YouTube (azz.....ho fatto pubblicità!). Comunque molto interessante ma non fondamentale.
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