L'inizio di un nuovo decennio, di una nuova pagina, un album di raccordo tra presente e passato e, soprattutto, l'ultimo grande successo commerciale per gli Erasure, "Chorus", datato 1991. Grazie al formidabile senso della melodia di un mago dell'elettronica come Vince Clarke ed alla vocalità fresca e briosa nonché all'innegabile carisma del frontman Andy Bell questo duo si è affermato come una delle più interessanti e notevoli realtà del pop nella seconda metà degli anni '80 e questo disco ne rappresenta sicuramente una delle sue espressioni più complete e caratterizzanti. È infatti con "Chorus" che avviene il passaggio dal synth pop leggero e frizzante che aveva fatto la loro fortuna alle sonorità più raffinate e riflessive dei lavori di metà anni '90.
"Chorus" può essere considerato come l'ultimo capitolo di una trilogia comprendente anche i precedenti "The Innocents" e "Wild!" per quanto riguarda il riscontro commerciale, ma de facto rappresenta l'inizio di un percorso evolutivo che arriverà al suo compimento con "I Say I Say I Say" e soprattutto "Erasure". Non manca una buona dose di brio e leggerezza espressa in episodi come la titletrack, che rende onore al suo esemplificativo titolo, la divertente "Love To Hate You" che cita l'epico evergreen "I Will Survive" e soprattutto "Breath Of Life", fantastica con il suo incedere ipnotico ed incalzante, ma già in questi brani si nota alla perfezione il cambiamento stilistico, un approccio più sobrio, più improntato ad un pop elettronico maturo, nel cantato di Andy così come nei suoni, che puntano decisamente più sull'eleganza che sui colori sgargianti come in passato, e di questo si ha una luminosa dimostrazione con episodi come "Waiting For The Day" e "Joan", caratterizzati da splendide melodie calde ed avvolgenti. "Chorus" inoltre indica la nuova direzione stilistica che sarà intrapresa dagli Erasure con "I Say I Say I Say", ovvero ballate elettroniche di grande spessore e raffinatezza in cui Andy Bell riesce a dare il meglio di sé come paroliere oltre che come cantante, basti pesare all'evocativa, dolce e malinconica "Am I Right", l'atmosfera estatica e contemplativa di "Siren Song", il fascino sottile e riflessivo di "Turns The Love To Anger" e "Perfect Stranger", echi di new-age visionaria nella splendida chiusura "Home", a mio parere l'apice qualitativo dell'opera.
"Chorus" è un album semplicemente splendido, impeccabile ed inappuntabile: dieci canzoni, nessun punto morto, nessuna incongruenza; melodie perfette, ottimi testi ed una fluidità sonora veramente notevole; fin dall'inizio della loro carriera gli Erasure, nel loro essere canzonettari, lo sono sempre stati con competenza e classe da vendere, e con questo disco si riscontra un'evoluzione positiva e propositiva; il definitivo salto di qualità. Ispirato, convincente e bilanciato alla perfezione, "Chorus" consacra definitivamente Andy Bell e Vince Clarke tra i più grandi nomi della storia del Pop, con pieno merito.
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