Forse nell'ultimo decennio dev'essersi verificato un misterioso fenomeno spazio/temporale in Svezia, trasformandola nell'assolata california d'inizio anni ottanta.
Perlomeno è quello che verrebbe da pensare ascoltando alcune delle hardcore bands più giovani che provengono da quelle lande, gruppi come DS13 (fantastici), Smackdown (non sono da meno) e questi E.T.A, nati proprio da una costola dei DS13. E' altresì da notare che entrambi i gruppi provengono da Umea come i Refused anche se le coordinate stilistiche qui sono tutt'altra cosa, dato che questi E.T.A ti sfregiano con 13 saette hardcorepunk velocissime in pieno stile california primi anni '80 fatte di chitarre deflagranti, voce cazzara che strilla slogan, batteria nevrotica, skateboards e birra a volontà.
Insomma, come dire Dead Kennedys, Circle Jerks, JFA, primi Suicidal, DRI... solo che siamo in Svezia, in mezzo ai boschi, al ghiaccio perenne, all'aurora boreale (c'è in Svezia?) e soprattutto ai tetri black metallers che si aggirano come lupi mannari sanguinari e sempre arrapati..; vabbè, secondo me un gran bel ccdddì, però se uno già possiede "Group sex", "Dirty rotten lp", "Suicidal tendencies" e compagnia bella, allora diciamo che possiede gli originali dell'epoca e non necessita a tutti i costi di questi ragazzotti delle terre del nord. Trovo però che sia sempre un gran bel sentire, anche se la scopiazzatura è palese e credo anche palesata dagli stessi E.T.A, questo fantastico e intramontabile suono.
E come ciliegia sulla torta dell'omaggio ai tempi che furono, chiude il ccccddddddììì la cover di "Beverly Hills" (chi indovina di che gruppo è vince una notte d'amore con la mia vicina di casa).
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