E' il 1986 e il meno famoso dei due Bennato (anche se in realtà ce n'è anche un terzo, sempre musicista, e questo sì, davvero quasi sconosciuto...) ha da poco intrapreso la carriera da musicista solista, dopo gli ottimi lavori con la NCCP e i Musicanova, gruppi di musica popolare da lui stesso fondati e diretti.

Dopo il buon esordio "Eugenio Bennato" del 1983, tre anni dopo esce questo "Eughenes", lavoro in cui B. prosegue il discorso iniziato col precedente album: una cosa spiacevole c'è però da dire subito in merito a questo cd (o lp), ed è la pessima qualità di registrazione presente, che penalizza enormemente l'ascolto e il godimento dell'album. Questo grave difetto in realtà era presente anche nel precedente lavoro "Eugenio Bennato", e davvero il sottoscritto non si spiega come mai una casa discografica abbastanza importante come la Lucky Planets abbia potuto fare un lavoro del genere e, soprattutto, come mai non ha fatto niente per risolvere il problema in fase di rimasterizzazione e\o di riversaggio su cd. Comunque ormai il danno è stato fatto, e ci tocca tenerci il prodotto difettato così com'è...

Si parte con "Sole sole", esaltante e allegrissimo brano introdotto e cantato nel ritornello da allegre voci di donne e bambini, cui si inframmezza la voce di B. ad esaltare le bellezze varie e numerose della città di Napoli ("in un paese che non vi dico\addormentata in riva al mare\\col vulcano la sta a guardare\c'è da sempre una sirena\"): il brano è travolgente e molto riuscito, sia nella composizione sia negli arrangiamenti (ottime le tastiere e i sintetizzatori che fanno da "controcanto" ai cori). Un brano che si stamperà in testa sin dal primo ascolto, posso assicurare. Si passa poi ad un pezzo più lento e soft "Duorme terra", pezzo molto notturno che ricorda molto alcune cose di Branduardi dello stesso periodo (così come parecchi altri pezzi del cd, e della carriera del nostro in generale).

Mama (country song) è un'altra canzone allegra anche se un po' nostalgica che parla di una canzone che la mamma dell'autore cantava quando lui era bambino: da questo spunto però B. parte poi per farci riflettere sul rapporto tra l'Italia e "quella formidabile colonizzazione culturale che viene dall'America" e che coinvolge il nostro Paese come il resto del mondo, come dice l'autore stesso nelle note del libretto interno. Questo brano inoltre vede la partecipazione del fidato Carlo D'angiò, bravissimo e passionale cantante già al suo fianco nei Nccp e nei Musicanova.

"Cussì va o munno" è una lenta ballad affidata invece alla voce della moglie di B., quella Pietra Montecorvino dotata di una voce così profonda da farla assomigliare ad una Janis Joplin napoletana; purtoppo però il pezzo non decolla e viene la tentazione di saltare la traccia...

Ci riprendiamo un po' con "Sta musica", pezzo spensierato e allegro che riflette sulla bellezza del creare e fare musica e canzoni, anche se anche questo non è uno dei "picchi" di B. E' con "Basilicata" che B. tocca uno dei suoi vertici:, dopo un inizio un po' in sordina,infatti, il pezzo si apre, scatenandosi  ancora una volta in cori di donne allegre e passionali che, inframmezzate sempre dal canto di B., descrivono le suggestioni di questa terra così poco apprezzata e considerata.

"C'ha purtato l'America" invece è un'invettiva sullo stesso tema di "mama (country song)", ma molto più violenta rispetto a quest'ultima, sia nei toni sia nei modi espressivi: infatti una musica cupa e angosciante fa da sottofondo ad un io lirico che si sfoga contro le mode esterofile e in special modo americane che penalizzano le antiche e pur valenti espressioni culturali locali e nazionali.

Si chiude con "Nun fermarte", ideale pezzo di chiusura, in quanto si tratta di una ninna nanna dolce e malinconica che ci culla fino alla fine del cd con le note della chitarra battente di B., che avverte che il suo (e il nostro) percorso non si deve fermare ma tendere bensì a cercare e conservare quello che di buono troviamo sulla nostra strada.

Un buon lavoro, tutto sommato, consigliato agli appassionati del musicista in questione, ma anche a chi non lo conosce e vuole cominciare ad "entrare nel suo mondo".

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