1990. Inizia una nuova fase di revival per la musica rock. (Mai troppo) vecchie glorie tornano ad ottenere importanti contratti discografici per progetti di rilancio. Nomadi, Fossati etc.

"La Forza dell'Amore" nasce in questo contesto. Il primo rocker italiano, dopo un decennio profondamente incerto, arrivò a stipulare un contratto con la WEA per un solo album. Una rivisitazione dei suoi brani più popolari ed amati. Per Finardi era forse l'ultima chance per ristabilire un contatto di amplio respiro con il successo. "Il Vento di Elora" dell'anno precedente, pur essendo un disco di rara intensità, non raggiunse il grande pubblico. E così anche i precedenti "Dolce Italia", "Colpi di Fulmine". Finardi ci mette cuore ed anima.

Il disco sarà un grande successo di vendite e darà nuovamente ad Eugenio quel successo che dll'alba degli anni 80 sembrava essere svanito. L'album si apre con la più bella versione di Extraterrestre mai registrata. Potente, ritmica, impeccabile ed allo stesso tempo eterea e sognante. Segue La Forza dell'Amore. Canzone che entrerà immediatamente nel cuore dei nuovi e vecchi fan del cantautore milanese. Puro rock italiano. Seguono una carrellata di successi tutti incisi con una freschezza sorprendente. Le Ragazze di Osaka, Non è nel Cuore, Amore Diverso sono solo tre titoli che splendono come gemme preziosissime su un disco incredibilmente bello e che non stanca neanche al centesimo ascolto.

Seguirà a questo disco un nuovo album d'inediti. Che sorprendentemente riuscirà a bissare in qualità e bellezza "La Forza dell'Amore". Che credetemi, vi sorprenderà.

 

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