Nel 2004 mi compro uno dei più bei giochi d'azione che ci siano sulla piazza: GTA Vice City. Spettacolare! Grafica mozzafiato, storia super-intrigante e veramente un gioco 'definitivo' per il perido.
Il massimo era andare in giro per la città sopra le auto Hermes nere fiammeggianti dei tamarrissimi cubani ascoltando Radio Espantoso con tipiche canzoni latine. Tra queste però ci sono canzoni di un certo signor Deodato che non sono proprio le tradizionali musichette latine, piuttosto un rifacimento di jazz, funk e latina su tutto.
Il risultato è sorprendente: le basi molto suggestive della tastiera di Eumir Deodato e le percussioni accompagnano magnificamente gli assoli di chitarra e flauto che risuonano gioiosamente e come un toccasana rilassante alle mie orecchie. Allora decido di informarmi di più a proposito di questo artista. Vedo che entrambi i brani presenti in Vice City sono presenti nell'album "Deodato 2", così vado alla ricerca di questo per farmi un idea dello spirito compositivo di questo genio.
I brani sono molto calmi e caldi, pieni di vita e di freschezza. La base latina mista all'incalzante ritmica funky danno origine ad uno stile brioso e vitale che, misto al virtuosismo jazzistico rendono questo album una perla in tutto il suo splendore.
Degne di nota sono, oltre alla vivacissima Super Strut e alla latinissima Latin Flute dal ritmo veramente incalzante (entrambe presenti in Vice City), vanno segnalate Rhapsody In Blue dallo stile molto funky, la triste e passionale (una dei pezzi più belli di Eumir) Pavane For A Dead Princess, il funky di Skyscrapers accompagnata da un riff di basso veramente magnifico e assolutamente il brano più bello e famoso del disco e della carriera di Deodato: Do It Again, base ritmica con percussioni latini, basso e chitarra funkeggianti di accompagnamento ad uno splendido assolo di flauto, in pratica uno dei brani se non il brano più rappresentativo di questo grande artista.
L'album, in sostanza, è favoloso dall'inizio fino alla fine e, a mio parere, è il lavoro migliore di Eumir Deodato, superando di gran lunga l'esordiente "Prelude" e non raggiungendo mai il livello dei seguenti album che nella maggior parte sono praticamente inutili.
"Grand Theft Auto" è anche un grande trampolino per le sue colonne sonore.
Carico i commenti... con calma