Quando si pensa alla cospicua corrente synth-new wave degli Ottanta subito balena nell'immaginario collettivo internazionale uno stereotipo ben definito e universalmente condiviso, forse un po' bonario e riduttivo, tuttavia facile da comprendere: si tratta(va) di un mondo coloratissimo e sciccosissimo, fatto di orpelli luminosi, brillantini,
stravaganze d'acconciatura, taglio d'abbigliamento "futuristico" e linkato a probabili scenari elettro-computerizzati. Se da un lato si tentava di recuperare lo sfavillio della prima era disco degli anni '70, dall'altro si raccattavano le bizzarrie dell'allora diffuso ambiente post-punk, mix che - nonostante le eterogenee provenienze - sembrò subito essere assunto a marchio di fabbrica del neo mainstream filo "bionico".

Eppure, fra le birichinate pop di quei tempi, c'erano entità musicali flirtanti la nuova scena futuristica senza conciarsi come i loro colleghi. Band sobrie nel vestirsi e ricche nel produrre, semplici nello stile e avanguardiste nel sound. Il duo Annie Lennox-Dave Stewart era uno di loro: la malinconica anima soul della pseudo androgina Lennox, incontrando il poco appariscente Dave partorì il mito degli Eurythmics, uno dei piatti musicali che meglio "sa" di Ottanta, di quell'inconfondibile aroma che tanto ha fatto amare (e anche penare) il decennio della temporanea frivolezza sociale a 360°.

Inutile narrare integralmente la storia della band, sorta con il quasi inosservato debutto di In The Garden ed esplosa due anni dopo con l'inno eighties-revival per antonomasia, Sweet Dreams (Are Made Of This). Touch, l'album che vi propongo, è forse il lavoro in studio che meglio ha saputo resistere alla discesa dal punto di massimo dell'album e del singolo omonimi, quello che più di tutti ha sofferto meno del consueto declino delle produzioni successive alla grande hit. Confezionato dentro la cover più iconografica della prima Lennox, la scherzosa diva sadomaso - pre-evoluzione della rocker in giacca di pelle di Be Yourself Tonight e Revenge e dell'evanescente musa soul di Medusa e Diva - Touch proponeva l'affermazione completa del duo, la conferma della validità post sogni dolci. Ed infatti l'album si presenta piuttosto ardito, soffermato e deciso, radicato in una sperimentazione synthpop - new wave più compatta dei precedenti: la produzione risulta essere marcata e pepata, i sound ricchi e diversificati, l'atmosfera rarefatta in un bagliore elettro-dark malizioso ma raffinato che sarà ulteriormente approfondito nell'incompreso Savage del 1987.

La cornice rappresentativa dell'album si chiude nei tre singoli estratti, le tracce maggiormente rappresentative: la celeberrima Here Comes The Rain Again, uno dei marchi di fabbrica degli Eurythmics, è un autentico gioiellino di midtempo synth-ambient di effervescente introspezione d'avanguardia, la pseudo ballata Who's That Girl? introduce la meglio romantica Lennox delle ancora ignote vibrazioni soliste, Right By Your Side è un bizzarro e frivolissimo brano stand-out dalle evidenti ispirazioni funky-latine.

Ma all'interno di Touch c'è ben altro. Spiccano, fra le altre, Paint a Rumour, un autentico esempio di genuina proto sperimentazione techno-trance, Cool Blue e la sua dinamicità strizzante l'occhiolino sia alla disco che al rock, No Fear, No Hate, No Pain (No Broken Hearts), sorta di preludio a Here Comes The Rain Again più dark ed enigmatico e Regrets, altro esemplare electro-funk da cabaret minimale.

Approcciarsi ad un decennio fin troppo allegro e spensierato come gli Ottanta è diventato al giorno d'oggi il metodo più spiccio per arricchire i club, con una sfilza di artisti e pseudo artisti che attingono senza pudore da quel calderone infinito di idee, suoni, rumori e fantasia. Miss Lennox e Mr Stewart, benché osannati dal settore vintage-evergreen, non sono ancora diventati oggetto di inflazionature, storpiature e omaggi/plagi: un motivo in più per addentrarsi in un territorio di sobrietà e rigore estetico, ma di tanta passione e creatività davanti al microfono e alla pianola sintatizzatrice.

Eurythmics, Touch

Here Comes The Rain Again - Regrets - Right By Your Side - Cool Blue - Who's That Girl? - The First Cut - Aqua - No Fear, No Hate, No Pain (No Broken Hearts) - Paint A Rumour.

 

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