Ci sono ottimi motivi che possono rendere questo album antipatico e sconsigliarne l'ascolto; proverò a sciorinarne un paio: anzitutto è un disco di canzoni "memorabili", cosa spesso congeniale a voci femminili in consacrando che, ben supportate dalla propria casa discografica, gettano in pasto al pubblico il cd che quando entri nel negozio e devi fare il regalo, alla fine sono 15 pezzi e glielo compri.
In secondo luogo è una cantante statunitense che si colloca esattamente in quello spazio tra Blues e Soul, che istintivamente ci fa pensare all'ennesima scimmiottatura di Janis Joplin e niente più.
Ancora, l'album è stato pubblicato postumo, facendo un collage di vari tapes, quindi certamente non sarà perfetto.
Eppoi, considerate che l'album viene pubblicizzato, più o meno tra tutte le fonti, in questi termini: "l'attesissima nuova release della grande Eva Cassidy è finalmente disponibile! A qualche anno di distanza dalla prematura scomparsa della ormai leggendaria ed incredibile voce, è ora disponibile una serie di brani mai pubblicati prima, balzati subito al primo posto nella classifica inglese durante la prima settimana di pubblicazione!" (sigh!)
Adesso, vi chiedo, non vi sentireste terrorizzati anche soltanto a maneggiare il cd che è così repentinamente BALZATO al primo posto della classifica dove hanno a lungo comodamente risieduto le Spice Girls?
Fortunatamente a me è capitato di ascoltare questo album ignorando tutto ciò... e sono riuscito ad apprezzarlo in pieno.
La caratteristica principale che discrimina questo dagli altri album del genere è come la voce di Eva Cassidy sia, oltre che bella, anche modulata, composta, mai sovraesposta; i testi sono limpidi, quasi netti (è pur sempre una statunitense) ma - chi segue l'opera lo sa bene - questo fa la differenza tra il grande cantante e quello normale.
La voce quindi ci "parla", raccontandoci i testi, ma anche ci "canta" e ci "suona", trovando il perfetto affiatamento con gli strumenti (non al livello, purtroppo) e le melodie delle songs interpretate. E badate bene che quando scrivo "perfetto", non enfatizzo: per la track 1 si potrà pensare che in fondo il pezzo si presti alle sue caratteristiche; per la 2, più bluesy, che a tratti sembra doversi contenere per non dover strillare; per la 3 qualcos'altro ancora e via discorrendo.
Ma facendo attenzione (e questo cd ha la capacità di rapire, qualsiasi cosa si stia pensando o facendo), si scorge come questa voce sia luminosa, intensa, un grande strumento.
Eva Cassidy non scimmiotta Janis Joplin, che quasi raggiunge per intensità, ma la affianca per regolarità e padronanza, e si colloca una punta al di sopra per la capacità che aveva di far "suonare" la sua voce.
Potrà non piacervi il genere (tra l'altro pure abbastanza vario), ma quest'album merita di essere ascoltato. 4 stelle perché imperfetto, ma tremendamente vicino alle 5.
Carico i commenti... con calma