Gli Ex-Otago, band genovese indie pop, tornano dopo quattro anni dal loro esordio, "The Chestnuts Time", con un disco di pop acustico e molto lo-fi che ha lo stesso effetto di un arcobaleno in un giorno di pioggia, rischiara e colora la giornata, si accende ad ogni ascolto, è ironico, spensierato e sorridente.
"Tanti Saluti", uscito per la Riotmaker, può considerarsi il prodotto degli ultimi anni in tour degli Ex-Otago, live strepitosi e attitudine da gruppo metal (a proposito se suonano nelle vicinanze, andateli a vedere, sono imperdibili). Il disco parte con "Luisa", gioiellino pop (bellissime le voci sullo sfondo che gridano "LUISA"), seguita a ruota da "Cooking Ovation", arriva poi la fresca ironia e presa per il culo di "Radio Scapolo D'Oro" e "Senti come pompa", la ritmica claustrofobica di "Amato the greengrocer", i ricordi di "Robilante", la delicatezza di "Song for Sasha" e "Going to Panama", e le tastierine Casio di "Waiting for the stairs". Gli Ex-Otago cantano in un inglese molto maccheronico, da scuola elementare, ma sono molto più efficaci di tante altre band italiane anglofone, raccontano storie di vita comune ("Luisa" è dedicata alla nonna del cantante, "Amato the greengrocer" parla di un fruttivendolo che deve chiudere bottega), i rap dell MC Pernazza, si incastrano a perfezione nella struttura dei brani, non li snaturano mai, ne accrescono il potenziale emotivo o ironico.
Insomma, se siete in un periodo difficile, se dentro e fuori piove ininterrottamente, fate apparire l'arcobaleno degli Ex-Otago.
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