Era il 1991 quando, dopo cinque anni di continuo calo di popolarità in seguito alle poco felici uscite di "Unveiling The Wicked" nel 1986 e di "Exciter (O.T.T.)" nel 1988, dove a farla da padrone era stata la svolta melodica in senso mainstream voluta dallo storico batterista e singer Dan Beehler, il ritorno alle sei corde del mitico John Ricci pareva portare nuova linfa ad una band ormai alla deriva, andando a colmare un vuoto compositivo che la presenza nei due sopracitati album del virtuosissimo Brian McPhee non aveva potuto cancellare.
Congedato anche il cantante Rob Malnati, che aveva sostituito alla voce Beehler nell'ultima prova in studio, ed assoldato il bassista David Ledden in seguito all'abbandono di Allan Johnson, i tre si chiusero presto in studio e già nel 1992 poteva vedere la luce l'aggressivo "Kill After Kill", un ritorno alle efferatezze sonore dei primi anni compiuto con coscienza e bravura, ma purtroppo spesso (ingiustamente, a mio modestissimo parere) massacrato dalla critica, che ne ha più volte sottolineato il ricorso a cliché compositivi mutuati dalla primissima esperienza musicale degli stessi Beehler e Ricci.
In realtà il disco in questione è un solidissimo concentrato di Speed Metal potente e coerente, senza cedimenti di sorta, ricco di brani di ottima caratura particolarmente adatti da eseguirsi in sede live, come dimostra la sguaiatissima opener "Rain Of Terror", da cui all'epoca venne tratto anche un adrenalinico video promozionale: Beehler martoria senza sosta le pelli, scatenandosi a velocità proibitive e dando tutto sé stesso in una prestazione vocale assolutamente estrema e terrificante, con il suo cantato rauco capace di acuti dai picchi vertiginosi. La successiva "No Life, No Future" si muove lungo le stesse coordinate, forse un po' oscurata dall'highlight precedente, ma è in grado nonostante ciò di offrire grandi emozioni, come nel break centrale dove i tempi rallentano per lasciare spazio ad un quieto e vagamente malinconico assolo di Ricci. "Cold Blooded Murder" vede un rallentamento del ritmo e la malsana presenza di un riff inquietante che oscura ed appesantisce l'atmosfera, ma è solo passando attraverso la folle velocità di "Smashin'Em Down" che giungiamo a uno dei veri apici del platter, la bellissima "Shadow Of The Cross": antitesi per eccellenza della ballad tradizionale, vagamente simile alla bellissima "Blackwitch" che già aveva impreziosito il debut album della band canadese nel 1983, il pezzo si snoda tra tempi lentissimi, distorsioni mefitiche e linee vocali aggressive e feroci, per poi prendere il volo e sfociare infine nella furiosa cavalcata strumentale conclusiva.
Con "Dog Eat Dog" si riprende a fare il tipico Speed Metal di casa Exciter, mentre "Anger, Hate And Destruction", più lenta, è supportata da un riff assassino cui sarà ben difficile resistere: i cambi di tempo, il drumming ossessivo di Beehler e la sua voce ruvida come la carta vetrata vanno a confezionare un altro piccolo gioiello che non deve rimanere sconosciuto a tutti gli appassionati del combo di Ottawa. "The Second Coming" ripercorre le già consolidate e tradizionali coordinate Speed dei canadesi, per lasciare l'onore di concludere il lavoro all'ennesima sfuriata dei nostri, la bellissima "Born To Kill", in un'insolita versione live; il pezzo pare rifarsi in alcuni punti all'insegnamento dei Venom, veri "padri" di ogni estremismo in ambito Metal, e va a siglare un altro riuscitissimo album, che purtroppo sarà l'ultimo in studio per la band prima della reunion del 1996, ma anche l'ultimo con il leggendario Dan Beehler dietro le pelli. La critica massacrò il disco e il gruppo e a nulla valse il buon live "Better Live Than Dead" nel 1993 a salvare la formazione, che si sciolse in quello stesso anno.
Un ritorno alle nemmeno troppo lontane origini, questo "Kill After Kill", una ripresa di quel modo di fare musica che li aveva resi noti a tutti gli amanti del Metal senza compromessi che però non tutti seppero apprezzare. Il solito album degli Exciter? Esattamente quello che volevamo!
Carico i commenti... con calma