All'inizio non volevo andarci. Ercolano - Agerola non proprio vicino, e poi lo avevo già visto a Ercolano con tanto di foto fuori il teatro! Ma alla fine non resisto e, inerpicandomi per sentieri di montagna, e salendo un bel po' a piedi, arrivo alla Colonia montana del Principe di Napoli, una ex colonia mussoliniana. Col senno di poi due ore prima. Le luci, i posti a sedere, gli strumenti accordati e provati, due parole con fan sfegatati e non, magari persino un approccio con una bellissima ragazza, fidanzata... La "puledra" che avevo invitato ha col silenzio declinato l'invito.
E poi saluto Lui, che sta al lato della struttura in ferro, che ricambia con le mani.
Non farò il track by track. Dirò solo che il concerto è durato esattamente due ore, dalle 21,40 alle 23,40, e che ha eseguito 19 brani. Lui è un cabarettista nato: "cantate pure... ma a bassa voce quelli stonati!", "andiamo avanti fino alle due", "dopo le mie facciamo quelle degli altri!", "questa non l'avete mai sentita, l'ho proposta ad Amadeus..." prima di "Domenica bestiale". Le costanti dei suoi concerti sono due: fa tre canzoni con la chitarra, e su "Domenica bestiale scende tra il pubblico, e HO RISCHIATO DI CANTARE CON LUI, NON SCHERZO! Che Artista, una persona che ha cantato con Lui ha lacrimato! Sono però riuscito a fare due interventi parlati dalla seconda fila del palco, eravamo seduti. Ho ricordato che "In trattoria" l'ha fatta anche con Anna Oxa, e lui ha annuito, ricordando come da quel tour poteva uscire anche un dvd... e in "Gigi" ho detto "adesso stai a Napoli", e lui ha annuito ancora! Ha ricordato di come Luigi Piccaluga una volta gli fece la sorpresa di venire a Napoli col treno, ribadendo la realtà dell'aneddoto... Peraltro sulla stessa canzone, dopo aver cantato "un signore che aveva una voce così", dice "Joao Gilberto"! Mentre "anima mia" la fa jazzata col vocalizzo, ma a me piace di più "solenne", come sul disco. Da segnalare l'introduzione, sia parlata che musicale, di "051/222525". Fabio racconta di come il Telefono azzurro, nato nel 1987, avesse il numero della canzone e di come gli suggerirono di farla ascoltare. La canzone piacque molto e lui fu contento: "quando la musica può fare anche questo"... Su "un'altra volta al mare" scatta un applauso e mi alzo in piedi dicendo: "Capolavoro! Grazie Fabio!", come ho fatto anche con "Gigi". Il bis spetta a "Non smetto di aspettarti" e a "Rosalina".
Dopo il concerto prendo il plettro di Larry Tomassini e scambio due parole, con foto, con Ornella D'Urbano! Ma, soprattutto, non ho fatto nessuna foto e nessun video, godendomi il concerto senza spoilerare la scaletta e senza memorizzarla. Ad ogni canzone ero completamente assorto. Perché un concerto è questo, non è sentire cantare l'artista, ma è cantare con Lui, essere Lui, perché, come diceva Pasquale Panella, "il cantante è uno del pubblico che entra dall'altra parte".
Dare un voto al concerto non ha senso, dico solo che è uno scrigno segreto, perché solo i miei occhi e nessun video lo custodiscono. "Mai nessun video mai, mi potrà ricordare", citando un altro mio idolo, di cui ho scritto tanto qui.
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