La copertina è eloquente: Fabri si è sparato un colpo in testa.
Riguardo alla simpatia del titolo, è del tutto ironica. Fibra ti ha scelto per accompagnarlo nei gironi infernali dell'incubo in cui vive la sua mente malata. Fabri ha accumulato una lunga serie di delusioni ed è oppresso da mille frustrazioni. Sfoga allora tutta la sua rabbia scaricandoti addosso ottomila parole (al ritmo di 125 al minuto) piene di risentimento, amarezza e talvolta di pura cattiveria.
Quando poi pensi di averne sentite davvero troppe, in un battibaleno Fibra ti lascia a bocca aperta e col culo per terra. Gli bastano un paio di rime per raggiungere picchi di stile e di bravura. Non puoi perdere tempo a scandalizzarti. Non ti puoi permettere di perdere d'occhio Fabri Fibra.

Mr.Simpatia si rivela un folle burattinaio che muove le fila dei suoi pupazzi: c'è Fabri, ci sono svariate celebrità nazional-popolari, esponenti – o presunti tali – della scena hip-hop, e una bizzarra ammucchiata di personaggi, come la giapponese in giarrettiera, il lattaio che beve latte scaduto, la prostituta con due figli a carico... tutti incastrati in situazioni inverosimili e spesso al limite della decenza.

Il disco è un assoluto eccesso di parole e di stile, pieno di rime semplici eppure mai banali, di immagini fresche e così vigorose che ti si appiccicano addosso e saziano la tua fantasia. Il vero talento non dovrebbe essere mai limitato; solo così l'estro di un artista può soddisfare il nostro bisogno di qualcosa di buono. Fabri Fibra c'è riuscito, grazie alla sua classe innata e alle basi prodotte dal fratello Nesli, che si accordano perfettamente con il clima generale dell'album.
E, quasi dimenticavo: se siete "persone timorate di Dio", probabilmente Fibra non vi piacerà... tanto meglio, la cosa è reciproca.

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